Arriva il nuovo codice etico del Movimento 5 Stelle. Lo ha pubblicato Beppe Grillo suo blog con le nuove regole per le parlamentarie. Luigi Di Maio ha spiegato, sempre online, che «per poterci presentare alle elezioni ci siamo dovuti dotare di un nuovo Statuto e di un nuovo Codice Etico. Il Garante resta Beppe Grillo, come sancito dalle votazioni online di settembre, io ho accettato la carica di Capo Politico con tutte le responsabilità che ne derivano: la presentazione delle liste, del simbolo e del programma e la definizione della squadra di governo. Ci saranno il Comitato di Garanzia e il Collegio dei Probiviri. I componenti del primo sono Giancarlo Cancelleri, Vito Crimi e Roberta Lombardi, quelli del secondo Paola Carinelli, Nunzia Catalfo e Riccardo Fraccaro». Si precisa che «il Capo Politico è eletto mediante consultazione in Rete secondo le procedure approvate dal Comitato di Garanzia, e resta in carica per 5 anni. È rieleggibile per non più di due mandati consecutivi». Il Capo Politico può essere sfiduciato dal Garante con delibera assunta a maggioranza assoluta dei componenti del Comitato di Garanzia: in entrambi i casi serve la ratifica del voto online. Tante le novità, ma la più importante è quella delle alleanze. È infatti abolito l’obbligo a non associarsi con altri partiti per gli eletti del M5S. Si specifica, però, che devono «compiere ogni atto funzionale all’attuazione e realizzazione del programma del M5S e ad astenersi da comportamenti che possano risultare di ostacolo per l’attuazione del programma». Cade anche un altro tabu grillini: quello della candidatura degli indagati. Si legge sempre nel nuovo codice etico che «gli indagati potranno candidarsi a meno che, nell’inchiesta in cui sono coinvolti, non emergano elementi idonei a far ritenere la condotta lesiva dei valori, dei principi o dell’immagine del MoVimento 5 Stelle, a prescindere dall’esito e dagli sviluppi del procedimento penale accettando, ora per allora, le determinazioni che sul punto gli Organi dell'Associazione a ciò deputati riterranno di esprimere». Gli eletti dovranno rimanere fedeli al Movimento, saranno cioè obbligati «a votare la fiducia, ogni qualvolta ciò si renda necessario, ai governi presieduti da un presidente del Consiglio dei ministri espressione del MoVimento 5 Stelle». Il rischio è quello di essere sanzionati o, addirittura espulsi. «Ciascun parlamentare, si legge nel Codice etico, in caso di: espulsione dal Gruppo Parlamentare del M5S e/o dal M5S; abbandono del Gruppo Parlamentare del MoVimento 5 Stelle e/o iscrizione ad altro Gruppo Parlamentare; dimissioni anticipate dalla carica non determinate da gravi ragioni personali e/o di salute ma da motivi di dissenso politico; sarà obbligato a pagare al MoVimento 5 Stelle, entro dieci giorni dalla data in cui si è verificato uno degli eventi sopra indicati, a titolo di penale, la somma di € 100.000,00 quale indennizzo per gli oneri sopra indicati per l'elezione del parlamentare stesso». Chi sarà eletto nelle liste dei 5 Stelle dovrà «contribuire personalmente all’attività del MoVimento 5 Stelle con uno specifico onere di concorso economico, proporzionale alle indennità percepite». In un post firmato da Luigi Di Maio, candidato premier dei Cinque Stelle, pubblicato nel pomeriggio di oggi sul blog di Grillo anche le nuove regole per le Parlamentarie che si terranno intorno a metà gennaio. «A partire dalle ore 15:15 di oggi sabato 30 dicembre 2017, e fino al termine perentorio delle ore 12 di mercoledì 3 gennaio, gli iscritti al MoVimento 5 Stelle possono presentare la propria autocandidatura per le parlamentarie che si svolgeranno secondo le modalità previste dal Regolamento e i tempi che saranno pubblicati sul sito». Anche per le candidature arrivano delle novità: «Chi avrà compiuto 40 anni di età alla data del 1 gennaio 2018 - si legge nel documento - potrà proporre la propria candidatura esclusivamente al Senato. Tale obbligo non è previsto per coloro che ricoprono attualmente l’incarico di portavoce alla Camera». Il candidato alle parlamentarie, inoltre, «non dovrà avere assolto in precedenza più di un mandato elettorale, a livello centrale o locale, a prescindere dalla circoscrizione nella quale presenta la propria candidatura; dovrà essere iscritto all’Associazione MoVimento 5 Stelle con sede in Roma, non dovrà esser iscritti a nessun altro partito». Resta, quindi il tetto dei due mandati anche se «coloro che ricoprono una carica elettiva con scadenza (prevista o effettiva) nella primavera 2018, possono avanzare la loro candidatura». Nasce, quindi, la nuova Associazione denominata “MoVimento 5 Stelle”, con sede a Roma. Gli organi sono: 1. il Garante: Grillo Giuseppe Piero detto “Beppe”. 2. il Capo Politico: Di Maio Luigi. 3. il Comitato di Garanzia, composto da: Crimi Vito Claudio, Cancelleri Giovanni Carlo, Lombardi Roberta. 4. il Collegio dei Probiviri, composto da: Catalfo Nunzia, Carinelli Paola, Fraccaro Riccardo. 5. il Tesoriere: Di Maio Luigi. 6.l’Assemblea. «Tutti gli attuali iscritti per potersi candidare e per poter partecipare alle votazioni - spiega on line Di Maio - devono iscriversi alla nuova Associazione MoVimento 5 Stelle. Per coloro che non si sono mai iscritti al MoVimento 5 Stelle - aggiunge -, si possono iscrivere alla nuova Associazione. Dopo aver accettato l'iscrizione alla nuova associazione, è possibile presentare la propria autocandidatura per le parlamentarie». E spunta anche  l'Assemblea che, si legge: «è formata da tutti gli iscritti con iscrizione in corso di validità al momento della sua convocazione, ed è convocata in luogo fisico o su piattaforma informatica on line almeno una volta all’anno dal Capo Politico ovvero, in assenza od inerzia, dal Presidente del Comitato di Garanzia». «L’assemblea degli iscritti è altresì convocata qualora lo richiedano almeno un terzo dei suoi componenti. L’Assemblea è convocata con avviso sul sito internet del MoVimento 5 Stelle, con preavviso di almeno 5 giorni ovvero 3 giorni in caso di urgenza».