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"Io e Matteo ci scambiamo degli sms, ma non ne rivelerò il contenuto: sono conversazioni private". Il sostegno "senza condizioni" della leader del Front National, Marine le Pen a favore di Salvini arriva attraverso un'intervista a La Stampa. Ma l'ok al governo si ferma sull'uscio del Movimento 5Stelle: "Non li capisco bene", spiega. Le Pen appoggia la strategia di Salvini e Di Maio, che hanno per il momento messo da parte il tema dell'uscita dall'euro ma fornisce, senza citarlo, uno sguardo che permette di capire l'insistenza leghista sulla scelta dell'euroscettico Paolo Savona per il ministero dell'Economia: "Io stessa ho ceduto sul calendario per centrare quest'obiettivo, anche se non rinuncio alla volontà di acquisire di nuovo nel futuro per la Francia la sovranità monetaria. Ma penso che la propaganda sviluppata intorno all'euro abbia fatto paura ai popoli. Come diceva Francois Mitterrand, bisogna dare tempo al tempo: ebbene, anche quello agli europei di avere coscienza che non c'e alternativa alla sovranità monetaria. Per ora, Salvini e Di Maio hanno fatto bene a rinunciare nell'immediato a quell'esigenza. Anche perché adesso l'emergenza assoluta è l'immigrazione". Le Pen poi definisce "un uomo estremamente solido, serio, costruito politicamente, coraggioso". E sul suo asse con Di Maio, spiega: "Anche noi - dice - vogliamo allearci con persone di provenienza diversa che si ritrovino a difendere la nazione. Qui, però, non abbiamo un movimento simile ai 5 Stelle. Anche se, poi, lì dentro c'e tutto e il contrario di tutto. A Bruxelles ho ascoltato da parte dei loro eurodeputati discorsi molto pro-immigrazione. Non mi sembra esista un'omogeneità ideologica all'interno dei 5 Stelle. Quando si esprimono in Italia, sono più opposti agli immigrati. Non si capisce bene".