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Il Partito Democratico scende in piazza al fianco dei sindacati. Lo fa con un pezzo importante del suo gruppo dirigente, ma senza la segretaria Elly Schlein. La leader dem si è tenuta lontana dalle manifestazioni e dai leader sindacali Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri. Una scelta presa, viene spiegato da fonti parlamentari del Pd, per non offrire il fianco a quella destra che, fino a ieri, accusava i sindacati di scioperare per ragioni che hanno più a che vedere con la politica e i partiti che non con il mondo del lavoro.
“Avrebbe fatto un favore a Salvini”, osserva una fonte parlamentare dem. Una decisione sofferta: da una parte, infatti, il tema del lavoro e del acaro vita è centrale in questa fase per il Pd e per l'unità delle opposizioni. In secondo luogo, la manifestazione di una settimana fa a Roma ha dato ossigeno a un partito che nei sondaggi non riusciva a staccarsi dal 20 per cento e che, a distanza di sei giorni, ha visto un piccolo balzo avanti, toccando il 21 per cento, stando ai dati in possesso del Nazareno. In ogni caso, il Partito democratico non ha fatto mancare la sua presenza.
La delegazione che si è unita al corteo di Roma contava esponenti della segreteria come Marco Furfaro, Marta Bonafoni, Marina Sereni, ed esponenti di spicco come Nicola Zingaretti e Arturo Scotto. A Lanciano, in piazza con i sindacati, c'era il tesoriere Michele Fina, a Pesaro il coordinatore dei sindaci dem, Matteo Ricci. "Il Pd oggi è a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici che hanno scioperato per ricordare al Governo la fatica che fanno tante famiglie ad arrivare alla fine del mese e per contrastare una manovra di bilancio che taglia sanità, welfare e pensioni. In piazza anche per difendere il diritto di sciopero previsto dalla Costituzione", spiega la responsabile Salute Pd, Marina Sereni.
Schema simile ha adottato anche il Movimento 5 Stelle. Anche Giuseppe Conte ha ritenuto che una sua presenza in piazza avrebbe dato una eccessiva caratterizzazione politica alla giornata di mobilitazione mentre, è l'avviso del leader M5s che ci tiene a rispettare l'autonomia dei sindacati e dei lavoratori, come spiegano dal M5s. Ma alla base della scelta di Conte c'è anche il dossier della legge di Bilancio, in cima ad ogni preoccupazione dei pentastellati in questi giorni.
Martedì, infatti, scadono i termini degli emendamenti alla manovra e Conte è al lavoro in queste ore con i suoi di Camera e Senato per mettere a punto un pacchetto di proposte da presentare mercoledì o giovedì. Prima ancora, però, c'è kermesse dedicata all'intelligenza artificiale a cui il presidente del M5s tiene particolarmente e che si svolgerà sabato al Roma Talent Garden.
Il sostegno dei Cinque Stelle allo sciopero e alle manifestazioni, al pari di quello del Pd, non è comunque mancato: a Cagliari era presente Alessandra Todde, candidata alla Regione Sardegna, mentre a Roma c'era il capogruppo in Commissione Cultura alla Camera Antonio Caso: "Ero presente in piazza accanto alle lavoratrici, ai lavoratori e agli studenti che stanno manifestando contro un governo che continua a mortificare e a mettere in serio pericolo il diritto allo studio". Particolarmente sentita la mobilitazione del comparto sanitario: "Abbiamo fortemente voluto partecipare allo Sciopero indetto oggi dagli infermieri italiani e da tutto il comparto sanità per portare il nostro sostegno e la nostra vicinanza a questa categoria, tanto strategica per la sanità italiana quanto vessata dal governo", spiegano i parlamentari Cinque Stelle Barbara Guidolin e Andrea Quartini.