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Un decreto semplificazione per sburocratizzare il Paese e favorire la ripartenza dopo l’emergenza coronavirus: a preannuncarlo è il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in un’intervista al Messaggero. «Si stanno mettendo a punto misure ad ampio spettro in vari settori, a partire dall’edilizia e dagli appalti», ha spiegato Gualtieri. «Si sta pensando anche a misure urgenti di liberalizzazione e semplificazione di tutte le procedure amministrative che interessano cittadini e imprese nei campi più svariati», ha aggiunto il ministro, «alcune saranno anticipate nel decreto Rilancio, mentre il grosso confluirà in un organico decreto semplificazione». «La nuova indennità Inps per autonomi e stagionali sarà erogata in automatico in pochissimi giorni agli oltre 3,7 milioni di persone che l’hanno già percepita senza bisogno di nuova richiesta, e contiamo che il contributo a fondo perduto, a cui provvederà l’Agenzia delle entrate, arrivi alle imprese entro i primi di giugno». Il ministro ha assicurato che il governo non vuole statalizzare l’economia e ha definito «utile» il Mes. Oltre ai 10 miliardi di contributi a fondo perduto e sgravi per le piccole aziende, «garantiremo un supporto nella forma di equity o di strumenti ibridi di capitale alle imprese medio-grandi in difficoltà», attraverso un patrimonio destinato di 50 miliardi conferito alla Cdp«, ha assicurato Gualtieri che ha promesso aiuti consistenti anche alla ripatrimonializzazione delle Pmi. «Siamo impegnati in un dialogo costruttivo» con Confindustria, ha spiegato Gualtieri, «è stato frustrante constatare che una parte delle risorse stanziate tempestivamente il 17 marzo, con il dl Cura Italia, si sia impantanata nei meandri della burocrazia» ha aggiunto in riferimento alla Cig in deroga. «Con il premier Conte abbiamo chiesto all’Inps e al ministero del Lavoro di predisporre misure di semplificazione», ha riferito il ministro.