«Chi si riconosce nel progetto può dare una mano e un contributo di idee». Giuseppe Conte ha tenuto in aula alla Camera la replica al dibattito sulle sue comunicazioni, poco più di venti minuti al termine dei quali ha chiesto la fiducia di Montecitorio. «È un’ora grave. Dalle vostre scelte dipende il futuro del Paese per costruire un futuro migliore alla luce del sole. Il mio appello è limpido e chiaro per costruire insieme il futuro», ha detto il presidente del Consiglio. «Siamo consapevoli che occorrono risorse più cospicue» per il dl ristori, «sarà il Parlamento a migliorare il provvedimento». «Guardiamo con grande speranza alla presidenza Biden. Ho avuto con lui una lunga e calorosa telefonata», ha spiegato il premier. «L’agenda della nuova Amministrazione è la nostra - dice Conte registrando l’applauso dell’Aula - Condividiamo assolutamente l’approccio multilaterale, perché quello bilaterale non ha risolto e non può risolvere i problemi». Il presidente del Consiglio ha assicurato che c’è «grande consonanza sui cambiamenti climatici e lo sviluppo sostenibile» e nel G20 come nel Cop 26, in programma quest’anno, «ci gioveremo di questa grande sintonia». Dopo l’assalto a Capitol Hill, ha detto ancora Conte, «siamo consapevoli che le nostre democrazie vanno difese coi fatti e con le parole «Ho parlato di una forte vocazione europeista, l’Italia in questo momento può giovarsi di una forte sintonia tra la Commissione europea e quello che stiamo perseguendo, il fatto che gli obiettivi alla base del nostro progetto di riforma siano presenti nel Next generation Eu non è casuale», ha aggiunto Conte. Quindi il passaggio su ristori e Sud. «Siamo consapevoli che occorrono risorse più cospicue» per il dl ristori, «sarà il Parlamento a migliorare il provvedimento», spiega il premier che precisa: «Il Sud è in cima all’agenda di governo». «Come ho già detto» il Piano nazionale di ripresa e resilienza «arriva qui al Parlamento per consentire a voi di elaborare delle preziose indicazioni. Lo avete già fatto approvando le linee guida, adesso c’è la possibilità di dare un altro prezioso contributo e di dare tutti i suggerimenti, anche di modifica, tutte le migliorie che riterrete nel confronto che proseguirà», ha spiegato Conte. «Avremo ancora la possibilità di interloquire - ha aggiunto il premier- quando raccoglieremo le vostre indicazioni, insieme a quelle delle parti sociali, poi elaboreremo la versione finale del Recovery plan e ritorneremo qui in Parlamento».