Kemi Badenoch, 44 anni, è la nuova leader del partito conservatore Tory, segnando una svolta storica come prima donna di origini africane alla guida di una delle principali forze politiche britanniche. Con un passato come Segretaria di Stato per le imprese e il commercio nel governo di Rishi Sunak, Badenoch è nata a Londra, ma ha vissuto parte della sua infanzia in Nigeria, tornando nel Regno Unito a 16 anni.

Chi è Kemi Badenoch

Conosciuta per le sue opinioni forti e conservatrici, Badenoch rappresenta l’ala destra del partito. Considera l’ex premier Margaret Thatcher come un'ispirazione e simbolo del conservatorismo. Ex ingegnera informatica e madre di tre figli, Badenoch si presenta come una figura determinata a “riavviare e riprogrammare” il sistema britannico, portando avanti una visione basata su bassa tassazione e libero mercato. Tra i suoi propositi vi è anche una critica aperta verso il multiculturalismo e il fenomeno del wokismo: ha criticato, per esempio, i bagni gender free e ha espresso scetticismo verso le politiche ambientaliste per la riduzione delle emissioni di carbonio.

Le dichiarazioni in campagna elettorale

Durante la campagna per la leadership, le sue dichiarazioni hanno generato reazioni contrastanti. In particolare, ha dichiarato che “non tutte le culture sono ugualmente valide” e ha sollevato polemiche affermando che l’indennità di maternità in Regno Unito è troppo generosa. La sua vittoria è stata interpretata da Tim Bale, docente di politica alla Queen Mary University di Londra, come una virata del partito verso posizioni economiche e sociali ancora più conservatrici. Bale ha previsto che la nuova leader si focalizzerà su tematiche come la questione trans, l’immigrazione e una posizione critica verso gli obiettivi di emissioni zero.

Da Thatcher a Truss

Badenoch è la quarta donna a guidare il partito conservatore, seguendo le orme di Thatcher, Theresa May e Liz Truss. Tuttavia, si distingue per essere la prima leader Tory con origini africane e la seconda non bianca, dopo Sunak. In una gara che ha visto Badenoch competere contro l’ex ministro dell’immigrazione Robert Jenrick, la leader ha prevalso al termine di una corsa lunga più di tre mesi. Ora le spetta l’arduo compito di ridare slancio al partito, indebolito da anni di divisioni interne, scandali e dal peggior risultato elettorale mai registrato dal 1832.