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di maio al mare
Da un lato le drammatiche immagini della gente in fuga da Kabul, dall’altra la foto di Luigi Di Maio in costume sulla spiaggi di Porto Cesareo. Mentre i talebani riprendono possesso dei palazzi del potere in afghanista, il nostro ministro degli Esteri prende il sole, in compagnia del governatore pugliese Michele Emiliano e dell’ex ministro per il Sud Francesco Boccia. Insieme a loro, le rispettive compagne: Virginia Saba, Elena Laterza e Nunzia De Girolamo. Certamente l’inquilino della Farnesina sarà stato in grado di seguire la crisi internazionale, con migliaia di civili in fuga, anche dal lettino del Togo Bay, notissimo lido salentino, però la foto pubblicata dal Quotidiano di Puglia ha creato più di una polemica politica e social. E non solo perché quella afghana è la crisi più drammatica degli ultimi 20 anni, dall’invasione del Paese in poi, ma anche perché mentre Di Maio chiacchiera in spiaggia le forze politiche italiane insistono perché il governo riferisca in Aula, sia alla Camera che al Senato, sull’avanzata dei talebani a Kabul. Dal canto suo, il ministro degli Esteri fa sapere di aver sentito telefonicamente il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, per fare il punto sugli sviluppi della situazione e che oggi parteciperà al Consiglio straordinario degli Affari Esteri Ue convocato all’Alto rappresentante per gli affari esteri Josep Borrell proprioper discutere delle vicende afghane. Ma nel frattempo tutti i partiti sono in pressing sull’esponente del Movimento 5 Stelle. Il ministro riferisca «immediatamente sulla situazione generale delle ultime ore» e in particolare «sulle condizioni di donne e bambini afghani», dice la leghista Laura Ravetto, preoccupata per le condizioni delle «donne abbandonate in un Paese in balia di violenze inaudite. Di Maio, in concerto con le autorità preposte, valuti in fretta anche la richiesta di voli umanitari per portare al sicuro queste vittime», aggiunge. Il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, chiede che già «nelle prossime ore sia l’Alto rappresentato Ue Borrell, che il ministro degli Esteri Di Maio, riferiscano al Parlamento europeo e a quello italiano sulle strategie future in tema di controllo del terrorismo e dei flussi migratori dall’Afghanistan». E mentre Di Maio organizza il rientro a Roma, la capogruppo del Pd alla Camera, Debora Serracchiani propone che «l’Italia si attivi per promuovere corridoi umanitari e azioni concordate per i rifugiati e tutti coloro, a cominciare dalle donne, che hanno creduto nella promessa di libertà e tutela dei diritti dell’Occidente». Ma «occorre fare presto», sottolinea la deputata dem, «dinanzi alla drammatica emergenza umanitaria la comunità internazionale non può mostrarsi distratta o indifferente». Sceglie invece l’ironia l’eurodeputato e candidato sindaco di Roma anti grillino Carlo Calenda: «Ma meno male che questo trust di cervelli è al mare nell’impossibilità di fare danni. Sono i benefici del Ferragosto. Lasciamo le cose come stanno», dice l’ex ministro dello Sviluppo economico, riferendosi anche agli altri due protagonisti dello scatto: Emiliano e Boccia. A garantire sull’impegno italiano per proteggere i cittadini afghani «che hanno collaborato con la nostra missione» è il presidente del Consiglio Mario Draghi, che dirama una nota per assicurare il costante contatto di Palazzo Chigi «con il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, e il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio». Che anche da Porto Cesareo, evidentemente, è in grado di guidare le delicate operazioni di salvataggio.