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Il candidato del centrodestra, Marco Marsilio tra il 41 e il 45 per cento, quello del centrosinistra, Giovanni Legnini, tra il 30 e il 34 per cento, e quella di M5s, Sara Marcozzi, tra il 22 e il 26. Dunque in Abruzzo risorge il centrodestra tradizionale, quello con Salvini, Berlusconi e Meloni, mentre precipita il Movimento 5stelle. Questo almeno a dar retta alle intenzioni di voto diffuse immediatamente dopo la chiusura dei seggi. E dire che i seggi si erano aperti con le polemiche. Due i tweet di Matteo Salvini espressi a sostegno del voto per la Lega: «Io ce l’ho messa tutta! Oggi tocca a voi: dalle 7 alle 23, bastano 5 minuti del vostro tempo: una croce sul simbolo Lega e vinciamo». E poi: «Chi non va a votare ha già perso, libertà è partecipazione! #elezioniAbruzzo #Abruzzo #oggivotoLega». Sempre via Twitter, è intervenuto Nicola Zingaretti, candidato segretario alle primarie del Pd. «Oggi si vota in Abruzzo e il ministro degli Interni Salvini viola la legge elettorale facendo propaganda», ha scritto, «pensano al partito distruggendo l’Italia. L’arroganza e l’incapacità al potere. Iniziamo a mandarli a casa». Tweet che a quanto pare hanno funzionato visto il successo leghista