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PIER LUIG BERSANI POLITICO
Decreto penale per Pier Luigi Bersani, per l’epiteto “coglione” che ha rivolto al generale Roberto Vannacci, ora europarlamentare della Lega. È giunta la comunicazione formale sulla richiesta della Procura di Ravenna di decreto penale di condanna al pagamento di una multa per diffamazione aggravata in merito alle affermazioni pronunciate alla Festa dell'Unità della città romagnola poco meno di un anno fa, il 1° settembre 2023. Per la Procura quell'epiteto costituisce diffamazione aggravata.
Bersani potrebbe decidersi di opporsi al decreto in questione annullandolo ma finendo a processo. Le verifiche, delegate alla Digos della Polizia ravennate avevano riguardato sia il commento rilasciato durante quella serata che altri eventuali interventi di natura analoga di Bersani su Vannacci.
E le intenzioni dell’ex segretario del Pd non lasciano dubbi: «Sia chiaro che sulla querela del generale Vannacci andrò fino in fondo. Voglio andare al processo» afferma in una nota Pier Luigi Bersani. «La mia domanda, ancorché in forma scherzosa ed evidentemente non diretta a offendere Vannacci ma a criticare le opinioni che esprime, era e resta vera e sostanziale: se cioè qualcuno, per di più con le stellette, possa definire anormali degli esseri umani, racchiusi in una categoria, senza che questo venga considerato quantomeno un insulto e non una constatazione. Se nell'anno di grazia 2024 si decidesse che è possibile ci sarebbe davvero di che preoccuparsi».
In un paio di occasioni almeno Bersani era tornato sul tema davanti alle telecamere della La7, pure dopo avere saputo della querela di Vannacci dai giornali: la giornalista Lilli Gruber gli aveva anche chiesto se con la sua frase non stesse sdoganando il turpiloquio.
In particolare dal palco di Ravenna, commentando il libro bestseller di Vannacci Il mondo al contrario, Bersani aveva detto: «Io ho letto solo i sommari. Quando leggi quelle robe lì pensi: sciogliamo l'esercito, sciogliamo le istituzioni, facciamo un grandissimo bar, il bar Italia. Mi resta una domanda: se in quel bar lì è possibile dare dell'anormale a un omosessuale, è possibile dare del coglione a un generale?».
E nel frattempo arriva anche la solidarietà del deputato del Partito democratico Arturo Scotto: «Solidale con Bersani», spiega infatti Scotto, che poi aggiunge e rilancia: «Singolare una giustizia per cui un omosessuale sarebbe anormale. Dare del c... a un generale che sdogana frasi aberranti non è un giudizio di merito. Ma una constatazione oggettiva. E come tale va giudicata. Concessione di medaglia al valore inclusa».