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La firma del Memorandum Italia- Cina è un segno dell'attenzione per una cornice ideale per un incremento delle collaborazioni congiunte tra imprese italiane e imprese cinesi». Con queste parole, il capo dello Stata, Sergio Mattarella, aveva accolto ieri a Roma il presidente cinese Xi Jingping. «La Via della Seta è una strada a doppio senso e lungo di essa devono transitare non solo commercio ma talenti, idee, conoscenze e progetti di futuro», ha aggiunto Mattarella. E questa mattina, dopo il saluto di congedo al Quirinale a Sergio Mattarella, il presidente cinese Xi Jinping ha incontrato a Villa Madama il presidente del Consiglio Giuseppe Conte per la firma del memorandum di cooperazione tra i due Paesi. Nel pomeriggio Xi è volato a Palermo.
In totale sono stati siglati 29 documenti, 10 accordi commerciali e 19 intese istituzionali, che vanno dalle arance ai reperti archeologici, passando per esplorazione spaziale, gemellaggi tra città e regioni di Italia e Cina. Il valore potenziale delle intese, ha precisato anche il ministro Luigi Di Maio, è di circa 20 miliardi. I due Paesi, ha detto Conte a Xi, devono "impostare relazioni più efficaci e costruire meglio rapporti che sono già molto buoni". Ad aprile entrerà intanto in vigore lo scudo Ue sugli investimenti cinesi. "In Cina non c'è libero scambio" ha detto Salvini.
Ma non si placano le polemiche degli altri paesi europei. Francia su tutti. Pechino è "una rivale sistemica", secondo Macron.