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Un “blitz “a sorpresa a casa di Emma Bonino. Questa mattina Papa Francesco ha fatto visita alla storica leader di Più Europa, che nelle scorse settimane era stata ricoverata in terapia intensiva all'ospedale Santo Spirito e poi in una clinica, da dove era stata dimessa qualche giorno fa.
Sulla strada di ritorno dalla Gregoriana, dove questa mattina il Pontefice ha incontrato la comunità accademica, la nota Fiat 500L bianca invece di proseguire dritto per Casa Santa Marta ha deviato verso una via del centro di Roma. E quando il Santo Padre è uscito dal portone dell'abitazione della leader radicale si sono fermate diverse persone incuriosita. Come ha trovato Bonino? Gli chiedono. E il Papa: "Benissimo".
“Stamane, con enorme sorpresa e piena di emozione, Sua Santità mi ha fatto una graditissima visita”, racconta Emma Bonino sui social, condividendo su Instagram la foto che la ritrae – entrambi su una sedia a rotelle - sul terrazzo della sua abitazione con Bergoglio. “Di Papa Francesco - riprende la storica leader Radicale – emerge sempre l'aspetto umano straordinario. Già dai presenti che ha voluto donarmi: un meraviglioso mazzo di rose e dei cioccolatini. Sono rimasta molto colpita dalla forza e comprensione dimostratami già dal suo saluto, 'cerea' tipico piemontese, per le nostre origini comuni. E avermi detto di essere ‘un esempio di libertà e resistenza’ mi ha riempito di gioia”, conclude.
La visita di oggi rinnova un legame che affonda radici nel tempo e che trova il comune denominatore nell'accoglienza dei migranti. In passato Bergoglio aveva citato Emma Bonino proprio per il suo impegno sul tema. "È la persona che conosce meglio l’Africa - aveva detto il Papa -. E ha offerto il miglior servizio all’Italia per conoscere l’Africa. Mi dicono: è gente che la pensa in modo molto diverso da noi. Vero, ma pazienza. Bisogna guardare alle persone, a quello che fanno".
Prima della visita di questa mattina il Papa aveva incontrato altre due volte Emma Bonino. La prima nel novembre 2015 quando i due si incontrarono dopo la consueta catechesi del mercoledì. Occasione dell'incontro fu la presentazione di nuove iniziative a favore dei bambini profughi da parte de 'La fabbrica della pace'. La seconda volta un anno dopo, nel novembre del 2016. Al centro del colloquio sempre il tema dei migranti. Una missione che accomuna due personalità così diverse, così uguali.