- La maggioranza degli elettori del Pd è contraria alla scissione: lo dice un sondaggio commissionato da Porta a Porta agli istituti di ricerca IPR e Tecnè dopo l'assemblea nazionale Pd e lo scontro tra sinistra e Renzi. Per IPR è contrario alla scissione il 70% degli elettori del partito; per Tecnè lo è il 63%. Inoltre, per IPR il 63% del campione attribuisce la responsabilità dell'eventuale scissione alla minoranza, mentre per Tecnè lo dice il 67%. Il dato si ribalta - 95% per IPR e 93% per Tecnè - se si esprimono coloro che voterebbero per il nuovo partito della sinistra. Quanto alle cause della scissione, per circa la metà degli elettori Pd sono attribuibili a incompatibilità tra i leader: 52% IPR e 49% Tecnè. Nell'ipotesi poi che alle primarie Pd si presentino Renzi e Orlando, Renzi otterrebbe il 60% per IPR e il 64% per Tecnè, mentre Orlando prenderebbe il 30% per IPR e il 33% per Tecnè. Se alle primarie si presentasse anche Emiliano, il voto degli elettori Pd per IPR si dividerebbe tra il 60% a Renzi, il 25% a Emiliano e il 12% a Orlando; per Tecnè Renzi al 63%, Emiliano al 21% e Orlando al 15%. Ma se scissione ci dovesse essere, allora chi dovrebbe guidare il nuovo partito tra Bersani, Emiliano, Speranza e Rossi? Così si dividono le preferenze degli elettori della nuova formazione politica: Bersani 42% (IPR) e 37% (Tecnè); Emiliano 35% (IPR) e 31% (Tecnè); Speranza 12% (IPR) e 15% (Tecnè); (Tecnè), Rossi 8% (IPR e Tecnè). E con chi dovrebbe allearsi il Pd per governare? Con la sinistra, dice il 55% secondo IPR e il 59% secondo Tecnè; per il 20% con NCD e i centristi dice IPR e per 15% dice invece Tecnè; con FI il 2% (IPR) e 3% (Tecnè); con il M5S per il 5% (IPR) e 1% (Tecnè). Infine, quale percentuale di voti si dividerebbero Pd e nuova forza politica nata dalla scissione alle elezioni politiche? Pd al 22%, secondo IPR, e 23% secondo Tecnè, mentre il nuovo partito nato dalla scissione avrebbe 8% secondo IPR, il 10,5% secondo Tecnè