«Pronti ad aprire gli appunti di Giorgia?». È la scritta che si legge nella foto postata dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sul suo profilo facebook in cui campeggia un taccuino-agenda. Giorgia Meloni inaugura così la rubrica settimanale "Gli appunti di Giorgia". La premier ha spiegato questa scelta in un video registrato e trasmesso sui social, nel pomeriggio: «Io giro sempre con un quaderno di appunti, perché scrivo tutto. In questi quaderni c’è praticamente tutto il mio lavoro. E siccome io non ho alcun problema a condividere quel lavoro e le scelte che faccio con le persone che rappresento, ho deciso di aprire il mio quaderno degli appunti in una rubrica che vorrei fosse settimanale anche se magari non sempre riuscirò per raccontare il lavoro che abbiamo fatto durante la settimana e magari per dare anche qualche risposta sui temi che sono più caldi, più interessanti. Perchè non c’è problema a rispondere su nulla». Giorgia Meloni ha deciso così di spiegare agli elettori le iniziative del governo, anche per raccogliere idee, suggerimenti e reazioni.
Meloni: «La manovra finanziaria fatta in tempi impossibili»
Tanti gli argomenti affrontati in questo primo appuntamento. Dalla manovra finanziaria «fatta in tempi impossibili. Sono molto contenta del lavoro che abbiamo fatto. Chiaramente la gran parte delle risorse è andata sull’eneregia. Non c’erano moltissime risorse da spendere per tante altre materie che per noi sono importanti. Ma credo che con questa moanvra abbiamo dato un segnale chiaro su molte questioni. Crediamo nella crescita, nelle aziende, costruire quel principio di "non disturbare chi vuole fare", tante cose sono state fatte non solo per mettere in sicurezza le aziende ma anche per aiutarle ad assumere, con la decontribuzione, aiutare i lavoratori».
Meloni: «È falso che il tetto al contante favorisce l'evasione fiscale»
Sul tetto del contante che tanto sta facendo discutere la presidente del Consiglio ha chiarito: «Abbiamo aumentato il tetto al contante perché il tetto al contante sfavorisce la nostra economia perché siamo in un mercato europeo e, in un mercato europeo, il tetto al contante ha un senso se ce l’hanno tutti, mentre in Europa esistono diversi tetti al contante e molte nazioni che non hanno un tetto al contante. La Germania e l’Austria nonhanno un tetto al contante. Questo significa che chi, magari straniero, ha contanti da spendere preferisce andare in altre nazioni perchè l’Italia ha un tetto al contante». Secondo la premier sarebbe «falso che la possibilità di utilizzare moneta contante favorisce l’evasione fiscale in primo luogo, come dice bene la guardia di finanza, uno che vuole evadere evade comunque; ma soprattutto perchè per paradosso più è basso il tetto al contante e più si rischia evasione perché siccome i contanti io posso averli in casa per svariati motivi e, se non li posso spendere legalmente, tenderò a farlo in nero. Quindi più abbassi il tetto al contante più favorisci l’evasione, più fai salire il tetto al contante meno favorisci l’evasione».
Meloni: «La soglia dei 60 euro per i Pos può essere più bassa»
«Il piccolo importo attualmente individuato da noi è quello della sanzione. Oggi se un esercente rifiuta l’importo può avere una multa: fino a 60 euro noi non vorremmo obbligare il commerciante a dover accettare il pagamento elettronico. La soglia dei 60 euro è indicativa, può essere anche più bassa. Su questo c’è una interlocuzione con la Commissione europea, perchè il tema del pagamento elettronico è uno degli obiettivi del Pnrr, quindi bisogna vedere come andrà a finire l’interlocuzione».
Meloni: «Voglio regalare la dignità del lavoro alle persone»
Sul reddito di cittadinanza ha chiarito la sua strategia: «Questo voglio fare io: regalare la dignità del lavoro a tante persone che non meritano di essere mantenute da certi politici che poi vanno in campagna elettorale a cercare di riprendere indietro quello che sono convinti di aver dato». Aggiungendo: «Io non voglio che la gente sia costretta a votarmi, io voglio che la gente mi voti per scelta: non perché pensa di non avere scelta e voglio costruire quella scelta e quella libertà».
Meloni: «È finita l'Italia che vessa le persone per bene e fa finta di non vedere chi agisce nell’illegalità»
Sui primi provvedimenti del suo governo Meloni aggiunge: «Ci siamo occupati della questione dei rave illegali. In Italia è difficile con il governo attuale organizzare un rave illegalmente e le regole si rispettano. Quell’Italia nella quale lo Stato vessa le persone per bene e fa finta di non vedere chi agisce nell’illegalità è finita. Io credo che l’Italia nel Mediterraneo possa tornare ad avere un ruolo più forte e credo in un’Italia che deve essere rispettata a livello internazionale e che deve essere capace di stringere relazioni importanti e difendere l’interesse nazionale ed essere credibile a livello internazionale». E sulla tragedia di Ischia scrive: «Rinnovo la mia solidarietà alle famiglie delle vittime e alle popolazioni colpite. Abbiamo dichiarato lo stato di emergenza e fatto un provvedimento che consente alle persone che vivono nell’area coinvolta di non dover pagare tasse e contributi. Abbiamo sospeso i processi. Abbiamo fatto quel che potevamo fare per dare un po' di sollievo a popolazioni che erano state colpite».
Meloni: «Torneremo a difendere le nostre aziende strategiche»
Non poteva mancare il capitolo internazionale e Meloni, partendo dalla vicenda Lukoil: «Un’altra cosa che torneremo a fare è difendere le aziende strategiche italiane. Abbiamo messo in sicurezza con un provvedimento che difende le aziende strategiche italiane perché un provvedimento che nello specifico ci ha consentito di garantire la sopravvivenza, la continuità produttiva della raffineria di Priolo, un’azienda che con l’indotto coinvolge circa 10mila lavoratori in una terra come la Sicilia, l’abbiamo messa in sicurezza. La Lukoil continuerà a produrre grazie ai provvedimenti del governo: queste 10mila persone continueranno a lavorare. Una materia strategica come quella che riguarda il petrolio che rischiava di finire nel calderone delle sanzioni contro la Russia. Noi abbiamo difeso e continueremo a difendere l’Ucraina - ha assicurato - ma non scaricheremo sui cittadini italiani i costi delle nostre scelte a livello internazionale. Credevamo che fosse necessario mettere in sicurezza questa azienda».
L'ironia di Conte sull'agenda Meloni
Il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte ironizza sul post pubblicato su facebook dalla premier Giorgia Meloni, in cui è fotografato un taccuino-agenda. «Dopo l’agenda Draghi, l’agenda di Giorgia. Provo a indovinare, Presidente Meloni. Taglio aiuti contro il caro benzina: fatto! Taglio Reddito di cittadinanza a chi non arriva a fine mese: fra 8 mesi! Taglio istituti scolastici: programmato! Taglio rivalutazioni pensioni: fatto! Taglio e ridimensionamento misure a favore delle imprese: fatto! Aumento invio di armi e spese militari: programmato! Aumento dei contanti da infilare in valigetta: fatto! Aumento stipendi con il salario minimo: neanche a parlarne!».