Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle (M5S), ha chiarito che non esiste alcun rischio di scissione all'interno del suo partito. In un'intervista rilasciata a Repubblica, Conte ha affermato con sicurezza: «Non vedo questo rischio». Secondo l’avvocato, il processo costituente avviato dal Movimento prosegue con determinazione, senza possibilità di ritorno. «Abbiamo avviato un processo costituente inarrestabile» ha dichiarato, rassicurando gli elettori sulla solidità del progetto politico.

Il rapporto con Beppe Grillo

Riguardo alla posizione di Beppe Grillo, fondatore e figura carismatica del M5S, Conte ha sottolineato che Grillo ha assunto «precisi impegni contrattuali» che gli impediscono di sollevare questioni sull'utilizzo del simbolo del Movimento. Conte ha ricordato che il simbolo del M5S è già stato modificato più volte e ora appartiene ufficialmente all'associazione del Movimento 5 Stelle, non a singoli individui. Questa precisazione mira a smorzare le voci di possibili tensioni interne che potrebbero minare la coesione del gruppo.

In risposta alle speculazioni su un eventuale partito personale, Conte ha definito queste voci «una sonora sciocchezza». Ha respinto con forza l'idea che il suo obiettivo sia di creare una forza politica personale, spiegando che il processo costituente del M5S è unico nel suo genere, poiché permette piena libertà ai membri di esprimersi, anche a costo di sfiduciare il leader. «Non ricordo che in passato sia mai stata fatta una costituente dal basso con piena libertà di defenestrare anche il leader o approvare indirizzi da lui non condivisi» ha aggiunto.

Doppio mandato

Sul tema del doppio mandato, Conte ha sottolineato che il dibattito è già in corso da tempo e che la regola ha subito modifiche prima del suo arrivo alla guida del M5S. «Non voglio in alcun modo condizionarne l'esito» ha detto, facendo notare che la regola, in alcuni contesti amministrativi, potrebbe penalizzare il Movimento. 

Alleanze politiche

Per quanto riguarda le alleanze politiche, Conte ha ribadito l'importanza di una convergenza nel centrosinistra, ma ha criticato la definizione di "campo largo" considerandola una formula giornalistica priva di sostanza. «A me interessa costruire un'alternativa seria a Giorgia Meloni» ha dichiarato, escludendo categoricamente un'alleanza con Matteo Renzi. «In tanti mi fermano per strada e mi implorano di non imbarcare Renzi» ha raccontato, segnalando la forte opposizione della base elettorale a una possibile collaborazione con l'ex premier.

Presidenziali americane

Infine, sulle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, Conte ha affermato di non considerare una minaccia per la democrazia la scelta dei cittadini, indipendentemente dall'esito. «La libera scelta dei cittadini non è mai una minaccia per la democrazia» ha dichiarato, aggiungendo che il M5S è pronto a dialogare con qualunque presidente sarà eletto. Conte ha anche specificato di non aver mai usato questo argomento contro Meloni in Italia, dimostrando così un atteggiamento pragmatico nei confronti della politica internazionale.