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Le elezioni federali in Germania sono iniziate questa mattina con le urne aperte dalle 8 alle 18. Il voto determinerà la nuova composizione del Bundestag, in un clima segnato da preoccupazioni per la sicurezza dopo un recente attacco con coltello, dall’ascesa della destra radicale e da un'economia in difficoltà.
Cdu-Csu in testa, ma sotto il 30%: il rischio di una coalizione complessa
Secondo gli ultimi sondaggi, la Cdu-Csu di Friedrich Merz si conferma prima forza politica con il 29,5%, ma in leggero calo. L'AfD, nonostante le proteste contro l’estrema destra, si mantiene stabile al 21%. Il Spd del cancelliere Olaf Scholz resta fermo al 15%, mentre i Verdi raccolgono il 12,5%. La sinistra di Die Linke prosegue la sua crescita, salendo al 7,5%, mentre l’Alleanza Sahra Wagenknecht (Bsw) si attesta al 5%, a rischio esclusione dal parlamento. I liberali dell’Fdp, al 4,5%, potrebbero non superare la soglia di sbarramento.
L'affluenza è in netta crescita: alle 14 aveva raggiunto il 52%, con un incremento del 15,5% rispetto al 2021.
Attacco al Memoriale dell’Olocausto: torna il dibattito sulla sicurezza
Alla vigilia del voto, un episodio di violenza ha scosso Berlino: un turista spagnolo è stato accoltellato al Memoriale dell’Olocausto da un 19enne siriano, poi arrestato. L’attentatore avrebbe agito per motivi antisemiti, legati al conflitto in Medio Oriente. Questo attacco segue l’arresto di un giovane ceceno sospettato di pianificare un attentato all’ambasciata israeliana, riaccendendo il dibattito su sicurezza e immigrazione.
A Berlino, nella notte, un centinaio di neonazisti ha sfilato in una marcia organizzata da Ferhat Sentürk, ex politico dell’AfD. In risposta, migliaia di manifestanti antifascisti sono scesi in piazza in diverse città, con 40.000 persone ad Amburgo e proteste anche in Svizzera, dove 250 attivisti hanno manifestato sotto casa di Alice Weidel, leader dell’AfD.
Scholz e Merz escludono l’AfD, ma il futuro governo è incerto
Nel rush finale della campagna elettorale, Scholz ha ribadito il suo no ad alleanze con l’AfD, rilanciando l’idea di abbassare l’età del voto a 16 anni. Anche Merz ha escluso un’intesa con il partito di Weidel, nonostante le polemiche sul voto congiunto in alcuni Länder.
Se i sondaggi saranno confermati, la Cdu-Csu potrebbe non superare il 30%, rendendo necessaria una coalizione. Se l’Fdp restasse fuori dal parlamento, l’ipotesi più probabile sarebbe un'alleanza “Kenya” tra Cdu-Csu, Spd e Verdi.
Intanto, la sinistra di Die Linke appare in crescita, trainata dal successo di Heidi Reichinnek, volto emergente del partito e seguitissima sui social. "Abbiamo toccato il cuore delle persone", ha dichiarato, attaccando Merz per le sue aperture all’AfD e criticando la gestione dei migranti: “Gli accordi con Paesi terzi sono incompatibili con i valori europei e cristiani della Cdu”.