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In Germania si sono aperti questa mattina alle 8 i seggi per il rinnovo del Bundestag, il parlamento federale. Circa 59,2 milioni di elettori sono chiamati alle urne per scegliere i 630 parlamentari previsti dalla nuova legge elettorale, che ha modificato il sistema per evitare un aumento eccessivo del numero di deputati.
Ogni elettore dispone di due voti: il primo per un candidato della propria circoscrizione, il secondo per una lista bloccata dei partiti su base regionale. Solo i partiti che superano il 5% delle preferenze o ottengono almeno tre mandati diretti accedono al riparto dei seggi. Complessivamente, si sfidano 29 partiti.
I candidati ai seggi
Friedrich Merz, leader della CDU e candidato cancelliere, ha votato nella sua circoscrizione in Renania Settentrionale-Vestfalia, dove nel 2021 risultò il più votato. Si è recato al seggio accompagnato dalla moglie Charlotte, ma ha evitato dichiarazioni.
Il cancelliere federale in carica, Olaf Scholz, ha espresso il suo voto a Potsdam, insieme alla moglie Britta Ernst. In questa circoscrizione del Brandeburgo, Scholz si era già candidato nel 2021, ottenendo il 34% delle preferenze. Qui si presenta anche la ministra degli Esteri Annalena Baerbock, candidata dei Verdi, che nelle precedenti elezioni si fermò al 18,8%.
Il presidente federale Frank-Walter Steinmeier ha votato a Berlino, cogliendo l’occasione per invitare i cittadini a partecipare: "Fate uso del vostro diritto di voto e contribuite a determinare il futuro del nostro Paese".
Scholz e Merz a confronto
Mentre migliaia di manifestanti protestano nelle città tedesche contro l'ultradestra di AfD, Scholz si è detto fiducioso di poter contare sul voto degli indecisi, che rappresentano circa un quinto dell’elettorato. "Sono convinto che anche questa volta molti decideranno all’ultimo momento", ha dichiarato, ribadendo la speranza che l’SPD risulti abbastanza forte da garantirgli un nuovo mandato.
Merz ha risposto con un messaggio chiaro: "La Germania avrà una voce forte in Europa. Non possiamo limitarci a chiedere un posto a un tavolo secondario, dobbiamo far valere i nostri interessi con Russia, Cina e USA".
I sondaggi e gli scenari post-voto
Secondo l’ultimo sondaggio Insa, pubblicato dalla Bild, l'Unione dei conservatori (CDU-CSU) è in testa con il 29,5%, seguita da AfD al 21% e dall’SPD al 15%. I Verdi sono al 12,5%, mentre la Linke al 7,5% e il nuovo partito BSW di Sahra Wagenknecht al 5%. I liberali dell’FDP, con il 4,5%, rischiano di restare fuori dal Bundestag.
L’incertezza politica è alta: la crescita dei partiti minori potrebbe mettere in difficoltà la Grosse Koalition CDU-SPD, considerata da molti analisti l’unica formula per garantire stabilità. Un eventuale governo a tre partiti rischierebbe di ripetere le difficoltà della coalizione rosso-giallo-verde, già in crisi dopo la rottura con il leader liberale Christian Lindner.
Nel frattempo, le piazze continuano a mobilitarsi. Oggi 40 mila persone sono scese in strada ad Amburgo, 20 mila a Friburgo e altre migliaia a Stoccarda per manifestare contro l’ascesa dell’ultradestra. "L'antisemitismo è la vergogna di questo Paese", ha dichiarato il verde Robert Habeck, candidato cancelliere per il suo partito.
La Germania è al voto, e il futuro del governo appare tutt'altro che scontato.