Gennaro Sangiuliano, ex ministro della Cultura, è al centro di un'indagine della Procura di Roma. Le accuse contro di lui includono peculato e rivelazione di segreti d'ufficio, reati emersi a seguito di una denuncia del portavoce dei Verdi, Angelo Bonelli. L'inchiesta coinvolge anche Maria Rosaria Boccia, con cui Sangiuliano ha avuto una relazione.

Le vicende che hanno portato alle sue dimissioni iniziano con la denuncia depositata la scorsa settimana al posto di polizia della Camera dei deputati. La contestazione principale riguarda la presunta divulgazione di informazioni riservate, che Sangiuliano avrebbe condiviso con Boccia in violazione delle sue responsabilità istituzionali.

Il Corriere della Sera ha anticipato la notizia, riportando che il fascicolo dell'indagine verrà trasferito al Tribunale dei Ministri, poiché i fatti contestati risalgono al periodo in cui Sangiuliano ricopriva la carica di ministro della Cultura.

La Procura regionale della Corte dei Conti del Lazio, guidata dal procuratore Paolo Luigi Rebecchi, ha acceso un faro sulla vicenda per verificare se vi siano profili di danno erariale legati alla condotta dell'ex ministro. Le indagini in corso mirano a chiarire se i comportamenti di Sangiuliano abbiano portato a un uso illecito di fondi pubblici.

Parla l'avvocato di Sangiuliano

«Quello della Procura di Roma è un atto dovuto dopo l’esposto presentato dal parlamentare Bonelli. Devo ancora parlare con Sangiuliano», ha spiegato Silverio Sica, avvocato dell’ex ministro. Per quanto riguarda invece l’annunciata denuncia contro Maria Rosaria Boccia, il legale ha detto: «Nell’atto che presenteremo elencheremo una serie di fatti, disposti in maniera cronologica, dove sarà la procura a valutare l’eventuale rilevanza penale».