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«Cari colleghi, è un piacere darvi il benvenuto oggi a Roma per questo Vertice del G20. Innanzitutto, vorrei dire che è splendido vedervi tutti qui, dopo alcuni anni difficili per la comunità globale. Abbiamo affrontato il protezionismo, l’unilateralismo, il nazionalismo. La pandemia ci ha tenuti distanti - e lo ha fatto con tutti i nostri cittadini. Ma non dobbiamo fare errori. Il multilateralismo è la migliore risposta ai problemi che affrontiamo oggi. Per molti versi, è l’unica soluzione possibile. Dalla pandemia, al cambiamento climatico, a una tassazione giusta ed equa, fare tutto questo da soli, semplicemente, non è un’opzione possibile». Così il premier Mario Draghi, aprendo la prima sessione di lavori su "Economia e salute globale" del G20 di Roma. https://www.youtube.com/watch?v=hEzsRrOphco «A circa due anni dall’inizio della pandemia, possiamo finalmente guardare al futuro con più ottimismo. Campagne vaccinali di successo e azioni coordinate da parte dei governi e delle banche centrali hanno permesso la ripresa dell’economia globale. Molti dei nostri Paesi hanno lanciato dei piani di ripresa per dare impulso alla crescita, ridurre le diseguaglianze, promuovere la sostenibilità. Insieme, stiamo costruendo un nuovo modello economico, e tutto il mondo ne beneficerà», ha aggiunto. Nel suo intervento, il presidente del Consiglio ha tuttavia messo in guardia dalle sfide che attendono il pianeta. Dai vaccini -«la pandemia non è finita» e ci sono «disparità sconvolgenti nella distribuzione globale»- alle percentuali nei Paesi poveri, «moralmente inaccettabili». «Dobbiamo anche continuare a investire in ricerca - ha rimarcato - eliminare le barriere commerciali che riguardano i vaccini anti Covid-19, e migliorare la prevedibilità nella loro consegna. E dobbiamo rafforzare le catene di approvvigionamento globali, aumentando al contempo la capacità produttiva a livello locale e regionale. Come Presidenza del G20, l’Italia ha lavorato per promuovere una ripresa più equa. Il Global Health Summit di Roma ha visto Paesi e aziende impegnarsi generosamente per fornire vaccini ai Paesi più poveri: dobbiamo essere sicuri di onorare le promesse. Abbiamo raggiunto un accordo storico per un sistema di tassazione internazionale più equo ed efficace. Abbiamo supervisionato l’allocazione di 650 miliardi di dollari come nuovi Diritti Speciali di Prelievo e abbiamo promosso la possibilità di redistribuirli ai Paesi che ne hanno più bisogno. Questi risultati ci ricordano con forza i risultati che possiamo raggiungere insieme. Ci devono incoraggiare ad essere altrettanto ambiziosi in tutte gli ambiti in cui lavoriamo insieme», ha concluso Draghi.