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È un Mario Draghi soddisfatto quello che si è presentato alla conferenza stampa a conclusione dei lavori del G20 iniziato sabato, al centro congressi Nuvola all'Eur. «È un summit di successo nel senso di mantenere vivi i nostri sogni, impegnarci a ulteriori provvedimenti e stanziamenti di denaro, ulteriori promesse di riduzione. Negli ultimi mesi sembrava che i Paesi emergenti non avessero nessuna intenzione di prendere altri impegni», ha detto il presidente del Consiglio italiano. «Sono ottimista purchè non si perda la capacità di lavorare insieme, se si mantiene fermo questo impegno faremo progressi, se cominceremo a litigare allora ci saranno problemi». Lo dice il presidente del Consiglio, Mario Draghi, al termine del G20.«Oggi è stato fatto un passo in avanti di una transizione lunga e complessa, dobbiamo procedere passo dopo passo. La Cina ha accettato l’evidenza scientifica di 1,5 gradi che comporta notevolissimi sacrifici perlimitare le emissioni, non sono impegni facili», ha aggiunto.«Negli ultimi anni siamo stati poco capaci di lavorare insieme ma è cambiato qualcosa - ha proseguito il premer - questo vertice mi rende fiducioso sulla capacità che il G20 sembra aver ritrovato di affrontare quelle che abbiamo affrontato a nostre spese come sfide epocali, esistenziali: la salute, il Covid, le disuguaglianze di genere, reddito e ricchezza e quelle scoperte negli ultimi anni essere sfide che non possiamo risolvere da soli», ha concluso Draghi Ha mandato un messaggio rassicurante ai giovani e a Greta Thunberg: «Saremo giudicati da quello che faremo. Vorrei ringraziare molti degli attivisti che ci spingono, ci mantengono tutti sul pezzo», anche «quando dicono che sono stanchi di questi bla bla bla» o che «parliamo senza sostanza. Io penso che questo vertice ha riempito di sostanza queste parole». A proposito dell'accordo raggiunto sul clima che prevede uno stanziamento di 100 miliardi ai Paesi a basso reddito e l'accordo sul limite della temperatura a 1,5° e non a 2 per Draghi «non è stato facile raggiungere questo accordo, ma è stato un successo. Di questo dobbiamo essere grati soprattutto agli sherpa, che hanno lavorato ai testi che poi sono stati approvati. Il senso di urgenza c’è ed è stato condiviso da tutti. L’obiettivo di 1,5 gradi è stato riconosciuto come scientificamente valido. C’è anche l’impegno collettivo a non intraprendere politiche di emissioni e si spera che questo obiettivo venga mantenuto. Dopo il Covid le emissioni sono aumentate. C’è una certa preoccupazione che bisogna dimostrare credibilità mantenendo le promesse fatte. Certo avremmo preferito l’impegno di tutti sul 2050 ma credo ci si arriverà». «Auguro ogni successo alla Cop26 e al primo ministro Johnson, credo ci sia ancora margine per progredire. Sicuramente avremo notizie, novità, sul fronte del contributo del settore privato al finanziamento del clima. E sono numeri veramente stratosferici, si parla di 120-140 trilioni di dollari, numeri che chiedono una risposta da parte dei governi in termini di quali politiche si fanno per incentivare la transizione, sapendo che il finanziamento non è un problema». Il nostro presidente del Consiglio ha avuto un pensiero anche per papa Francesco: «Papa Bergoglio è un alleato non solo del G20 ma su tutto ciò che concerne il clima e la conservazione dell’ambiente e della Terra». E a chi gli chiedeva se si sentisse il leader del multilateralismo alvtermine del vertice del G20 ha detto: «La risposta è semplice, "no"». Tuttavia, ha aggiunto «qualcosa è cambiato» nella posizione di diversi paesi che«fino a ieri sera» avevano posizioni diverse. «L’impegno è quello di vaccinare il 40% della popolazione mondiale quest’anno e il 70% l'anno prossimi. È un impegno gigantesco», ma «è un impegno che è stato confermato da tutti. La produzione è sufficiente, le quantità sono grandi e continuano a crescere. Quello che fa difetto è la logistica». Complimenti all'Italia e a Mario Draghi sono arrivati dai leader del G20. Il presidente francese, Emmanuel Macron in conferenza stampa ha detto: «Grazie all'Italia per la sua accoglienza, ringraziare Mario Draghi per la sua efficacia e la sua perfetta organizzazione di questo g20 e anche agli abitanti di Roma per l'accoglienza calorosa». Sullo stesso tono anche il premier inglese Boris Johnson: «La presidenza italiana ha fatto un lavoro superbo, Draghi ha tenuto il focus». E sul vertice di Glasgow aggiunge: «Se fallisce Cop 26 fallisce tutto».