Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, all’Assemblea  nazionale del partito lo dice chiaramente: «Noi ci candidiamo a governare questo Paese» e «a Meloni e Salvini vorrei dire che non prendiamo lezioni da questa destra, da una destra di governo che non sa pronunciare la parola “antifascista”». E ribadisce: «Vogliamo governare il Paese - ha sottolineato - per ridare centralità alla Sanità e alla scuola pubblica, per alzare gli stipendi, per il diritto all’abitare». E per farlo «dobbiamo crescere, con continuità, con intelligenza, e organizzare questa crescita». «Ne discuteremo con Europa Verde, ne discuteremo ancora noi. Ma dico da subito: nessuna torsione organizzativa. Lo propongo in modo esplicito: non voglio un dibattito ombelicale per mesi, voglio parlare al Paese. Vogliamo costruire una sinistra nuova, abbiamo iniziato e non ci fermeremo».

In sala c’era anche la neo europarlamentare Ilaria Salis e il segretario di Sinistra italiana, riferendosi al risultato ottenuto alle elezioni europee, ha poi osservato, «ci dà speranza, è stato straordinario, siamo stati una splendida sorpresa Abbiamo ottenuto il 6,8%, mezzo milione di voti in più in meno di due anni». «Le destre - ha continuato - sono lì, minacciano le libertà, i diritti, in Italia e in Europa. Un abbraccio forte alle compagne e ai compagni francesi per domani. Oggi tifiamo Francia». Per Fratoianni «l’unità dell’opposizione non basta, ma senza uno sforzo unitario la partità è persa. Serve urgentemente lavorare a una alternativa e basta discutere del perimetro del campo largo: mettiamo al centro la costruzione di una battaglia politica».

Il segretario di Sinistra italiana aggiunge: «L’unità contro una destra che mette sotto attacco la Costituzione è già un formidabile programma politico. Bene la foto di ieri» in cui «eravamo insieme per depositare due quesiti referendari. Da lì occorre partire. Io penso che la Costituzione abbia bisogno di un massiccio intervento: la sua attuazione e la campagna di raccolta firme» per il referendum abrogativo dell’autonomia differenziata «non può andare male, andrà bene».

Guardando alla Ue Fratoianni conclude: «Ritengo estremamente positivo l’ingresso di M5s nel gruppo Left al Parlamento europeo. È un fatto che significa molte cose. Segna il rafforzamento del nostro gruppo parlamentare a Bruxelles e segna contemporaneamente un’altra tappa decisiva con l’ancoraggio di M5s a un campo politico nel nostro Paese. Ma non è che l’inizio».