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Giorgia Meloni non c'era alla Direzione Nazionale di Fratelli d'Italia, ma ci ha pensato sua sorella Arianna a sottolineare, se ce fosse stato bisogno, il suo ruolo: «è il nostro Frodo e noi siamo la Compagnia dell'Anello. L'anello è pesante, dobbiamo aiutarla nella fatica di portarlo senza mai indossarlo: è ciò che ci siamo sempre promessi. Solo con unità e determinazione potremo continuare a governare per il bene dell'Italia». E i dirigenti di Fratelli d'Italia hanno confermato la compattezza del partito attorno al suo leader, con un confronto aperto sulle strategie politiche e sulle sfide future.
Il responsabile dell'organizzazione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli , al termine della riunione ha riassunto i punti salienti dell'incontro, sottolineando il clima positivo e la determinazione del partito nel portare avanti il proprio programma: «Abbiamo parlato delle campagne che Fratelli d'Italia sta portando avanti, dei risultati ottenuti in questi due anni di governo guidato da Giorgia Meloni e di quanto le previsioni della sinistra fossero completamente errate. In molti avevano pronosticato instabilità e difficoltà, ma oggi possiamo dire con forza che il governo Meloni sta mantenendo le promesse fatte agli italiani. Abbiamo anche pianificato le prossime attività del partito, con la determinazione di chi sa che il proprio lavoro sta portando risultati concreti, serietà e senza distrazioni».
Oltre a fare il punto sui successi e sulle future strategie del partito, la Direzione Nazionale è stata anche l'occasione per affrontare alcuni dei temi più caldi dell'attualità politica e giudiziaria. Tra questi, la questione dei migranti in Albania, la comunicazione ricevuta dal premier Meloni e dai ministri Nordio, Piantedosi e Mantovano dalla Procura di Roma, la riforma della giustizia e il rapporto
Presente all'incontro anche la ministra del Turismo, Daniela Santanchè , che ha preso parte ai lavori arrivando a riunione già iniziata e lasciando l'evento prima della sua conclusione. Un gesto che testimonia la sua volontà di essere presente in un momento cruciale per il partito, nonostante le polemiche che l'hanno coinvolta negli ultimi mesi. Dopo la riunione, Santanchè ha affidato il suo pensiero a X, pubblicando una foto dalla direzione nazionale insieme a Giovanni Donzelli, Tommaso Foti e Guido Castelli. Nel post, ha ribadito la propria convinzione: «Orgogliosi del cammino che stiamo percorrendo e della fiducia che ogni giorno gli italiani ci dimostrano. Continueremo a lavorare unità per raggiungere traguardi sempre più ambiziosi».
Un sentimento espresso dal ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso : «Quando abbiamo vinto le elezioni, in molti dipingevano un futuro disastroso per l'Italia: si parlava di isolamento internazionale, di spread fuori controllo, di capitali esteri in fuga . Due anni dopo, la realtà è completamente diversa. L'Italia è oggi il principale punto di riferimento per gli Stati Uniti in Europa, un interlocutore chiave per l'Africa e il perno di chi, nel nostro continente, vuole davvero un cambiamento Giorgia Meloni è riconosciuta come leader internazionale di primo piano, con cui tutti vogliono dialogare e collaborare per affrontare le grandi sfide globali».
Il ministro dell'Agricoltura e capo delegazione di Fratelli d'Italia al governo, Francesco Lollobrigida , ha sottolineato l'importanza del legame tra il partito e il territorio, evidenziando il ruolo di Fratelli d'Italia come forza politica profondamente radicata e vicina: « La Direzione Nazionale è un momento essenziale di confronto tra la classe dirigente del partito, gli amministratori locali e la nostra base militante. Il nostro obiettivo è rafforzare costantemente il rapporto tra governo e territorio, rendendo Fratelli d'Italia sempre più un punto di riferimento per chi chiede ascolto e rappresentanza. Il nostro lavoro prosegue con coerenza e responsabilità, sempre nel solco dell'azione del governo Meloni e con la determinazione di chi sa di essere al servizio dell'interesse nazionale».
Su uno dei temi più dibattuti del momento: ill ruolo della magistratura nella gestione della questione migranti in Albania i capigruppo di Fratelli d'Italia alla Camera e al Senato, Galeazzo Bignami e Lucio Malan , hanno denunciato: «Tutti e cinque i giudici che hanno firmato i provvedimenti della Corte d'Appello provengono dalla Sezione specializzata del Tribunale di Roma e risultano ancora presenti sul portale pubblico di Giustizia. Il governo e il Parlamento hanno trasferito la competenza alla Corte d'Appello proprio per evitare che la questione restasse nelle Sezioni specializzate del Tribunale, ma attraverso un provvedimento del presidente della Corte, gli stessi magistrati sono riusciti a mantenere il controllo della vicenda denunciare questa situazione. . : in democrazia, le leggi si rispettano e si applicano, e questo deve valere anche per la magistratura».