Risultato storico in Francia per l’estrema destra. il Rassemblement National vola nel primo turno delle elezioni parlamentari: l’ottimo risultato alle Europee viene confermato dal voto casalingo e ora il partito di Le Pen potrebbe ottenere la maggioranza assoluta, fissata in 289 deputati.

In base ai risultati definitivi del ministero dell’Interno, al primo turno delle elezioni legislative tenutosi ieri, il Rassemblement National di Marine Le Pen è arrivato in testa con il 29,2 per cento dei voti, seguito dalla sinistra riunitasi nel Nuovo Fronte popolare, al 28 per cento, e dalla coalizione Insieme per la Repubblica del presidente Emmanuel Macron, al 20,4 per cento. Se si sommano i voti dei repubblicani di Eric Ciotti al 6,6, l’estrema destra oltre oltre il 35 per cento. L'affluenza al voto è stata del 66,7%.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato per le 12 di oggi una riunione di governo all'Eliseo. Lo scrive Le Figaro citando fonti di governo. Il primo ministro Gabriel Attal e i suoi ministri si riuniranno quindi attorno a Macron per studiare le strategie da mettere in campo per fronteggiare l'estrema destra uscita vincitrice dal primo turno delle elezioni legislative di ieri e in vista del ballottaggio di domenica.

La strategia della sinistra per fermare Le Pen, Bardella: “Sarò il premier di tutti”

Macron ha scelto di tornare alle urne tre settimane dopo il voto per le elezioni europee, che hanno certificato l'avanzata delle destre, con lo scioglimento anticipato dell'Assemblea nazionale a soli due anni dalla sua precedente elezione. Vista l'importanza della posta in gioco, la tornata elettorale è stata caratterizzata da un forte aumento dell'affluenza, arrivata al 66,7%.

Ora nel campo progressista è partito il gioco delle rinunce per favorire i candidati più capaci di battere l'estrema destra, con la combinazione tra le sinistre e i macroniani in cerca di una intesa per un eventuale maggioranza di larghe intese. Per essere eletto al primo turno alle legislative francesi, infatti, un candidato deve ottenere la maggioranza assoluta dei voti validi. Accedono al secondo turno tutti i candidati che hanno ottenuto almeno il 12,5% dei voti degli iscritti alle liste del collegio, con possibilità di ballottaggi triangolari.

Il secondo turno è in programma domenica prossima, luglio, ma la riconfigurazione finale dell'Assemblea dipenderà molto dalle dinamiche che si verificheranno in questa settimana tra eventuali ritiri e indicazioni di voto in ogni circoscrizione. "Intendo essere un primo ministro di coabitazione, rispettoso della Costituzione e della carica del Presidente della Repubblica, ma senza compromessi sulle politiche che attueremo al servizio della Francia", annuncia Bardella subito dopo il voto. In caso di maggioranza assoluta per i lepenistes all'Assemblea al termine del secondo turno il leader dell'estrema destra sarà "il primo ministro di tutti i francesi". Più netta Le Pen che ha parlato di "blocco macronista praticamente spazzato via" dopo il primo turno. La leader della destra ha già strappato la sua rielezione al primo turno.

L’appello di Bardella (Rn) agli elettori

Un appello ad ''aumentare la mobilitazione'' contro ''l'estrema sinistra e la minaccia esistenziale che rappresenta'' è stato rivolto dal leader del Rassemblement National (Rn) Jordan Bardella ai suoi elettori tramite una lettera aperta condivisa sui social. Ieri ''avete risposto in modo massiccio al primo turno delle elezioni legislative con una partecipazione storica'', ha scritto Bardella, auspicando che ''domenica 7 luglio potete fare la scelta di una rottura storica'' rispetto al passato. ''Non possiamo consegnare il destino della Francia a degli incendiari che adottano la strategia del conflitto permanente'', prosegue Bardella riferendosi all'alleanza di sinistra che è stata la seconda più votata ieri. Rispetto agli ''agenti del caos del Nouveau Front Populaire, la nostra scelta è semplice: difendere l'ordine, le libertà e i valori della Francia contro una regressione senza precedenti''.

Come funziona il secondo turno

Logica vorrebbe che a un ballottaggio si presentassero due candidati e per questo il secondo turno delle legislative francesi non è da considerare tale. La complicata legge elettorale d'oltralpe prevede che al secondo turno ci siano competizioni a due, a tre e addirittura a quattro. Il 7 luglio, ad esempio, potrebbero esserci fino a 306 'triangolari' e un 'quadrangolare', scrive Le Figaro.

Come spiegare un fenomeno del genere se nel 2022 ce ne sono state solo otto e una sola nel 2017? Per accedere al secondo turno delle elezioni legislative, i candidati devono ottenere almeno il 12,5% dei voti degli elettori registrati. Con la partecipazione record di ieri (66,71%, la più alta dal 1997), la percentuale di voti necessaria per qualificarsi al secondo turno è inferiore a quella delle elezioni precedenti, attorno al 19% e cosi' in molti candidati hanno superato questa soglia.

Il record precedente risale appunto alle elezioni legislative del 1997 quando dal primo turno delle quali emersero 76 triangolari. Successivamente il numero è diminuito: 41 nel 2002, 20 nel 2007, 34 nel 2012, uno solo nel 2017 e otto nel 2022. Queste 'finali a tre' rendono l'esito del voto molto più incerto. A sinistra, i quadri di verdi, socialisti e comunisti hanno già chiesto il ritiro del candidato arrivato terzo per bloccare il Rassemblement national. Mentre i candidati qualificati hanno tempo fino alle 18 di domani per presentarsi al secondo turno, le decisioni delle coalizioni dovrebbero ridurre il numero effettivo dei triangolari.