«Incontrerò il primo ministro italiano». Con queste parole, pronunciate prima di decollare alla volta di Roma a bordo dell'Air Force One, il presidente americano Donald Trump ha lanciato un chiaro segnale, ribadendo la propria volontà di attribuire a Giorgia Meloni un ruolo centrale nei tavoli diplomatici che potrebbero svilupparsi a margine del funerali di Papa Francesco, previsti per domani alle 10.

Nelle ore precedenti alla sua partenza, Trump ha fatto molti riferimenti alla volontà di sfruttare la sua prima trasferta in Europa dopo la rielezione, per colloquiare con quanti più leader mondiali possibili, a dispetto del poco tempo a disposizione (non più di mezza giornata). E in un certo senso, anche se nell'agenda ufficiale del viaggio diffusa dal suo staff non figurano incontri bilaterali, ha rimesso al centro la questione del conflitto ucraino e il pressing su Volodymyr Zelensky per arrivare ad un accordo di pace con Mosca. A questo proposito, Trump ha di fatto “assegnato” definitivamente la Crimea alla Russia, aggiungendo di essere vicino ad un accordo con Putin per porre fine alla guerra. Gli occhi di tutti, dunque, sono puntati su un possibile incontro tra i due (anche Zelensky sarà a Roma) ma le incognite sono molte.

Nessun bilaterale ufficiale nemmeno riguardo all'altro principale fronte diplomatico, che potrebbe sbloccarsi a Roma: quello tra Usa e Ue sui dazi annunciati e attualmente congelati da Trump. Anche da Bruxelles, due giorni fa, hanno specificato che non vi è alcun incontro ufficiale tra il presidente Usa e Ursula von der Leyen in programma, ma sembra possibile una finestra di confronto tra i due. L'elenco dei partecipanti, d'altra, parte, suggerisce che gli abboccamenti tra i grandi del mondo saranno inevitabili: insieme a Trump, Zelensky e von der Leyen, saranno presenti Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente brasiliano Lula da Silva, ma anche il principe William del Regno Unito e il principe Alberto di Monaco.

Non mancheranno i capi di Stato di numerosi paesi africani, asiatici e del Sud America, pronti a rendere omaggio al Papa che ha segnato il suo pontificato per il dialogo e la pace. Non ci sarà, ovviamente, il presidente russo Vladimir Putin. La sua decisione di non partecipare è motivata dal mandato d’arresto internazionale che pende su di lui e dal rifiuto di essere visto come un attore legittimo nelle trattative internazionali. A Roma, a rappresentarlo, ci sarà la ministra della Cultura, Ljubimova, simbolo di una Russia che si nasconde dietro una diplomazia meno visibile.

Non manca chi ha sentito la necessità di un richiamo alla solennità dell'evento, che celebra la memoria di un Pontefice ritenuto tra i più vicini al popolo della storia recente. Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha affermato che «non è il momento per parlare di dazi, di politica internazionale o di altri temi urgenti. Oggi siamo qui per dare l'ultimo saluto a Papa Francesco, per onorare la sua figura e il suo messaggio di pace. Un messaggio che ha attraversato il mondo, unendo persone di tutte le fedi e di tutte le provenienze».

Tornando alla premier, c'è da ricordare che quest'ultima ha annullato gli impegni esteri in Uzbekistan e Kazakistan, oltre che per essere presente ai funerali del Papa, per preparare l'occasione al meglio dal punto di vista diplomatico. Sotto questo punto di vista, l'elezione del nuovo Papa attrarrà nuovamente a Roma numerosissime delegazioni governative da tutto il mondo, desiderose di accreditarsi da subito presso il nuovo successore di Pietro.

Al netto dei colloqui che avrà, anche nelle vesti di ospite, Meloni ha sottolineato più volte che il suo ruolo in queste ore è quello di rappresentare l'Italia in un momento di grande dolore per il Paese e per il mondo intero. Oggi, la premier ha ricevuto a Palazzo Chigi il leader ungherese Viktor Orban come gesto “di cortesia”. Il tutto, in una Roma blindata con misure di sicurezza eccezionali, che vanno dalla no-fly zone ai dispositivi anti-drone. E in questa situazione, c'è stato anche spazio per l'utilizzo, da parte della Protezione civile (alla quale con un apposito decreto il governo ha affidato l'intera gestione dell'evento), poco dopo le 13, del sistema It-Alert, che ha inviato un sms di allarme a tutti i cittadini presenti nel Lazio per avvertirli del fatto che l'accesso alla Basilica di San Pietro per l'omaggio alla salma del Pontefice sarebbe stato chiuso alle 17.