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Dopo aver cercato invano tra tecnici super partes e magistrati, lo sguardo di Virginia Raggi si è posato su un volto amico: Andrea Mazzillo, coordinatore dello staff della sindaca ed ex esponente Pd, è il nuovo assessore al bilancio di Roma. Insieme a lui trova un posto in Giunta anche Massimo Colomban - imprenditore trevigiano vicino a Casaleggio e amico del leghista Luca Zaia - che vigilerà sulle Partecipate. «Abbiamo davanti delle sfide importanti e il contributo di Mazzillo sarà prezioso vista la sua esperienza in finanza locale», ha dichiarato la sindaca annunciando i due nuovi assessori. «Un contributo importante anche perchè ha coordinato la stesura del programma per Roma del M5s elaborato con attivisti e cittadini. Ho chiesto a Mazzillo di ricoprire l'incarico in Giunta non solo per le sue competenze ed esperienze tecniche ma anche per affermare che il Movimento mette in campo i suoi più qualificanti militanti». Il nuovo titolare dei conti, però, non è un "vergine" della politica. Dottore di ricerca in Economia e Gestione delle Aziende e delle Amministrazioni pubbliche all'università Tor Vergata, dipendente in aspettativa di quella Equitalia che i 5 stelle vogliono cancellare dalla faccia della terra, Mazzillo ha anche un passato di militanza attiva nel Partito democratico. Nel 2007 si candida alle primarie per la segreteria regionale del Pd, a sostegno di Nicola Zingaretti, con la lista "Con Veltroni, ambiente, innovazione, lavoro per Zingaretti". Ad Ostia ha animato il centrosinistra insieme ad Alessandro Onorato - poi diventato coordinatore del movimento di Alfio Marchini - candidandosi al Municipio, senza successo, con la "Lista civica per Veltroni". Un passato solo in parte cancellato dall'impegno di Mazzillo al fianco del Movimento, proteso soprattutto a individuare risorse per il finanziamento della campagna elettorale di Virginia Raggi. Ad agosto, infatti, il nome del neo assessore finisce al centro delle polemiche per i maxi stipendi riservati ai collaboratori della sindaca: oltre 90 mila euro in un anno. Uno smacco - per il partito che predica trasparenza e francescanesimo - aggravato dai trascorsi politici del nuovo titolare dei Conti: esponente dem nel Municipio del litorale poi sciolto per mafia.Il passato però sembra contare poco per Virginia Raggi. Ora Andrea Mazzillo dovrà far quadrare i conti capitolini evitando il rischio default paventato dalle opposizioni in questi giorni. Il nuovo assessore dovrà lavorare al bilancio previsionale 2017, da chiudere entro il 31 dicembre, e trovare le risorse per i servizi essenziali. Una ricerca aggravata dal debito storico di Roma (circa 15 miliardi), non attribuibile all'attuale amministrazione, che i cittadini italiani e romani pagheranno da qui al 2048. Ma il diretto interessato non si scoraggia e appena investito dell'incarico dice: «Quanto prima presenterò un programma per il prossimo trimestre, condiviso con consiglieri comunali, Municipi e commissione capitolina competente», annuncia. «Sono settimane che lavoriamo insieme anche con gli uffici della Ragioneria. Posso anticipare che si sta già provvedendo all'assestamento tecnico di bilancio, rintracciando tutte le necessarie economie. Parallelamente comincerà subito il lavoro che porterà alla redazione del prossimo bilancio di previsione». Mazzillo si avvarrà dunque anche del supporto tecnico del ragioniere generale del Comune, Stefano Fermante, fino a ieri considerato prossimo all'abbandono. Tanto che Virginia Raggi, per smontare ogni ricostruzione arbitraria, posta su Twitter una sua foto al fianco del dirigente pubblico: «Con il ragioniere Stefano Fermante al lavoro oggi in Campidoglio. Il resto sono chiacchiere», commenta, forte del sostegno di Beppe Grillo, che sul Blog saluta i nuovi esponenti di Giunta: «Auguro un buon lavoro ai due nuovi assessori della giunta di Roma Andrea Mazzillo e Massimo Colomban nominati da Virginia Raggi che ha la fiducia mia e di tutto il Movimento 5 Stelle», scrive. «Sono sicuro che entrambi faranno un ottimo lavoro per realizzare il programma del Movimento 5 Stelle votato dalla stragrande maggioranza dei romani. Andiamo avanti per portare al successo le nostre idee» è l'auspicio del leader che spera di non imbattersi in nuove sorprese.