Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro, ha ribadito con forza l’importanza della nuova manovra economica, sottolineando che il taglio del cuneo fiscale diventa "strutturale". In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha espresso il suo orgoglio per questo risultato, dicendo: «Questa è una manovra piena di futuro, che dà prospettive concrete». Ha respinto le critiche dell’opposizione, evidenziando come tutti gli indicatori, inclusi quelli legati al Pnrr, dimostrano che il governo sta lavorando nella giusta direzione.

Durigon ha affrontato anche il tema dei tagli ai ministeri, chiarendo che la spesa sociale e la sanità non subiranno riduzioni significative. Ha dichiarato: «Dopo gli anni dei tagli sistematici dal governo Monti in poi, ora andiamo in controtendenza. Stiamo lanciando grandi interventi per accorciare le liste d’attesa e migliorare i pronto soccorso».

Anche Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, ha preso posizione sulla manovra, rifiutando la proposta di una tassazione sugli extra-profitti delle banche. «Non si possono alzare le tasse, ma è giusto chiedere alle aziende con ricavi maggiori, dovuti all’inflazione, di contribuire a una fiscalità più equa». Ha sottolineato che il governo punta a una collaborazione anche con i giganti del web, per creare un sistema fiscale più funzionale e sostenibile per il Paese.

Le opposizioni hanno criticato la manovra, accusandola di non offrire crescita né sviluppo. Durigon ha risposto: «Il taglio del cuneo fiscale porterà fino a 100 euro in più in busta paga, e renderlo strutturale è la miglior risposta alle accuse demagogiche».