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Luigi Di Maio chiama a raccolta i suoi. Con un post sul Blog delle Stelle, il capo politico del M5s ha convocato l'Assemblea degli iscritti che, come prevede lo Statuto, deve essere convocata ogni anno. Un'occasione per riordinare le cose in casa grillina, dal momento che, come annunciato dal vicepremier, durante l'assemblea gli iscritti voteranno online, su Rousseau, la nuova organizzazione del Movimento 5 Stelle. Ma prima della riunione, durante un'assemblea con gli attivisti, ha ribadito di voler andare avanti con il governo gialloverde. Per il leader politico, vale la pena andare avanti per realizzare gli obiettivi previsti dal contratto di governo. «Non lasciamo che chi ci vuole buttare giù ci riesca», ha detto ai suoi. Intanto, la crisi di governo sembra congelata, nonostante le tensioni con la Lega, in particolare sul tema dell'Autonomia regionale. E nei prossimi giorni è in arrivo un incontro tra Salvini, Di Maio e Conte, tra rimpasto e Ue. Un riassetto, dunque, una rivoluzione che Di Maio sta «descrivendo con alcuni video tutorial e che sarà sintetizzata nei documenti politici che saranno sottoposti al voto». Il voto online è previsto per il 25 e 26 luglio, con lo scopo di cambiare passo, afferma Di Maio. «Questo è uno scatto in avanti, un momento importante di crescita, di riorganizzazione appunto. Dieci anni fa Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio accesero una luce che qualcuno credeva, forse sperava, si spegnesse in pochissimo tempo. Quella luce non si è mai spenta», ha aggiunto. Secondo il leader del M5s, il Movimento «ha solo introdotto un nuovo modello di fare politica», ma non solo: «rappresenta un esperimento unico al mondo, nell’era delle democrazie moderne non c’è mai stato niente di simile». E l'esperimento, nonostante tale concetto sia espresso chiaramente nella Costituzione, consiste nel «cittadino che si fa Stato, il cittadino che tende la sua mano al popolo, il Paese che si fa comunità». Ma il concetto di cittadino-Stato, per Di Maio, è quello di chi «diventa un unico corpo contro un sistema». Una rivoluzione, dunque, «che però non è ancora finita». E, tra le righe, Di Maio pare giustificarsi di quanto accaduto negli ultimi tempi. «Nelle rivoluzioni si traccia un percorso e lungo il percorso si può anche sbagliare - ha affermato - a volte, ma è importante non perdere mai l’obiettivo, è importante non mollare mai, mostrando coraggio, per segnare un riscatto. Il Movimento ha sempre dimostrato resilienza ossia la capacità di modificarsi ed evolversi in base ai nuovi contesti, anche avversi. La nuova organizzazione servirà per rendere il MoVimento sempre più efficiente e per permettere a sempre più cittadini di prendere in mano la cosa pubblica e migliorare la vita di tutta la comunità.Ora tocca a noi. È sempre toccato a noi. E dobbiamo tornare a farci sentire».