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«Una crisi di governo ora è assurda, ma soprattutto pericolosa». E poi: «Nessun inciucio, nessun giochetto». Luigi Di Maio non ci sta. Il leader grillino, dopo “l’ordine” di Beppe Grillo di aprire al cambiamento ed evitare il ritorno alle urne, scrive di nuovo ai suoi elettori e compagni, invitando ancora a scongiurare che la crisi aperta da Matteo Salvini si concluda con il voto. «Dopo un anno di fatiche e anche di speranza - afferma - non vi meritavate che qualcuno aprisse una crisi di Governo l’8 agosto». Le parole d’ordine sono sempre le stesse: rischio aumento Iva e Quota 100 in bilico e pericolo che possa sparire la tassazione al 15% per chi ha una partita Iva. «Perché causare tutto questo? La risposta a voi. Credo che l'abbiate ben compresa». Poi la risposta a Salvini. «Qualcuno dice che all’Italia serva un Governo forte. Bene, ce l’avevamo un governo forte e la Lega lo ha fatto cadere. Era quel Governo che aveva fatto tante cose che ora rischiamo di perdere - sottolinea - Tutti mi chiedono: “E ora che succede?”. Sento parlare di aperture, appelli e altri termini in politichese». Di Maio esclude i giochi di palazzo, nonostante l'unica alternativa al voto è una nuova maggioranza, che passa necessariamente da accordi trasversali. E va oltre, illustrando tre punti, a suo dire, fondamentali. Primo: approvare subito il taglio di 345 parlamentari. «Per la prima volta nella storia italiana c'è stata una forza politica che ha avuto il coraggio e la determinazione di eliminare le proprie poltrone - sottolinea - È un atto concreto, che vi farà risparmiare parecchi soldi e vi restituirà un Parlamento più efficiente. Ma è anche il simbolo di un cambiamento culturale e di mentalità della classe politica. Nessuno l'avrebbe mai fatto se non ci fosse stato il Movimento 5 Stelle. Ci aspettiamo adesso che nessun partito trovi scuse su questo, dopo che questa riforma ha già passato 3 voti di 4 necessari. Ne manca solo uno. Ci vogliono solo due ore ed è fatta. Solo due ore. E il mio appello è rivolto a tutte le forze politiche in Parlamento». Secondo: una volta approvato il taglio dei parlamentari, passare al voto sulla mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte presentata dalla Lega. «Il Movimento 5 Stelle sarà al suo fianco fino alla fine», assicura. Terzo: «ci affidiamo alle decisioni del Presidente della Repubblica. L’unica apertura da fare è al buon senso - conclude - Nessun inciucio, nessun giochetto. Solo mezzo miliardo in meno di sprechi da investire in scuole, strade e ospedali».