Nemmeno il tempo di chiudere i seggi che Michele De Pascale, sindaco di Ravenna e presidente della provincia omonima, festeggiava la vittoria alle Regionali in Emilia-Romagna. Troppa la distanza con Elena Ugolini, candidata civica del centrodestra, sin da primi exit poll, con più di quindici punti di distacco e voti di lista inequivocabili.

A scrutinio ancora in corso il Pd si attesta sopra al 40%, un risultato migliore delle ultime Europee, Politiche e delle scorse Regionali. Nella coalizione di centrosinistra c’è poi il vuoto, con Avs secondo partito e il M5S attorno al 4%. Situazione analoga nel centrodestra, con FdI che però fa peggio delle ultime tornate politiche ed elettorali, e Fi e Lega molto staccate, con il Carroccio dietro agli azzurri. Molto bassa l’affluenza, ferma al 46,21%.

Nel frattempo in Umbria andava in scena un vero e proprio thriller, con la presidente uscente Donatella Tesei, del centrodestra, e la candidata del centrosinistra Stefania Proietti praticamente appaiate almeno secondo gli exit poll. Ma quando sono cominciati ad arrivare i dati reali, ecco che via via il risultato si è dimostrato più netto delle previsioni, con Stefania proietti eletta presidente con oltre il 51% dei voti, con Tese ferma attorno al 46%. Anche nel cuore verde d’Italia l’affluenza è stata in forte calo rispetto alle ultime Regionali, riuscendo tuttavia ad andare sopra la metà degli aventi diritto e fermandosi al 52,30%.

«Ringrazio tutti gli emiliano-romagnoli, un voto che conferma una forte fiducia rispetto a una politica che ha ispirato la nostra campagna elettorale, una campagna onesta e mai arrogante - ha detto De Pascale a Bologna, accolto dalla segretaria del Pd Elly Schlein e dal presidente del partito ed ex presidente di Regione, Stefano Bonaccini - Il dato di partecipazione preoccupa, merita riflessione. Devo molta riconoscenza, a partire da Elly Schlein e Stefano Bonaccini che mi hanno dato un sostegno immenso: in questa terra siamo stati duramente feriti in questo anno e mezzo. È stato un anno e mezzo di speculazioni politiche e di scontri, un dato drammatico per la nostra terra. Da questa campagna elettorale deve finire la speculazione politica e deve cominciare la collaborazione istituzionale. Spero già nei prossimi giorni di incontrare la presidente del Consiglio per un cambio di passo».

Quel che De Pascale chiede è la nomina a commissario per l’alluvione, tuttora in capo al generale Figliuolo, in nome di un «patto repubblicano» tra governo ed enti locali. Poi spiega che «non sarà un governo litigioso» quello della sua giunta regionale, anche se non dà indicazioni su possibili assessorati. «Oggi fatemi gioire, da domani penseremo alla giunta», ha detto ieri sera De Pascale. «È il segno di una vittoria che è anche la vittoria della coesione di una squadra, di una coalizione e anche dell’unità e della coesione del nostro partito, del Partito Democratico - ha commentato Schlein - Voglio ringraziare Stefano Bonaccini perché è sicuramente il segno di dove possiamo arrivare quando siamo uniti, compatti attorno a un obiettivo».

Al neo presidente ha risposto direttamente Meloni, con un post su X. «Desidero rivolgere i miei auguri di buon lavoro ai nuovi presidenti della Regione Umbria, Stefania Proietti, e della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale - scrive Meloni - Al di là delle differenze politiche, auspico una collaborazione costruttiva per affrontare le sfide comuni e lavorare per il benessere e il futuro delle nostre comunità: un ringraziamento sentito va a Donatella Tesei ed Elena Ugolini per l’impegno, la dedizione e la passione dimostrati in questa competizione elettorale».

Poco dopo Stefania Proietti arriva al suo comitato elettorale, ed è un tripudio di applausi. La chiama Giuseppe Conte, che parla di «vittoria strepitosa» ma lamentandosi di essere «bloccato a Roma per i lavori della Costituente». Schlein invece si precipita a Perugia.

Proietti sale su una sedia, è tutto molto raffazzonato. «L’Umbria torna agli umbri, ringrazio tutti coloro che hanno permesso che questo sogno si realizzasse», dice la neopresidente che poi ringrazia una a una le liste che l’hanno sostenuta. «Non è la vittoria di Proietti ma di chi non sputa in faccia ai cittadini», dice riferendosi al sindaco di Terni Bandecchi. Poco dopo arriva Schlein, e la festa puo cominciare.