«Io non escludo mai nulla, tanto meno una alleanza in extremis con il M5S». Lo ha detto Alessio D’Amato, candidato a presidente del Lazio per il centrosinistra di Pd e terzo polo, il quale leader Carlo Calenda ha però sempre escluso l’ipotesi di un’alleanza con i Cinque Stelle. Per poi fare retromarcia qualche decina di minuti dopo e dire che «è esclusa» qualsiasi ipotesi di alleanza con i grillini. 

«In questi casi sono molto realista e molto pragmatico - ha aggiunto D’Amato a margine della presentazione del suo programma “Per un futuro semplice” - Tra qualche giorno si presentano le liste, oggi presentiamo il programma, un programma unito, una coalizione unita e ci presentiamo per vincere: questa narrazione che senza il M5s non si vince è una narrazione che non condivido perché già nel 2018 abbiamo vinto contro il M5S e centrodestra».

D’Amato dunque non ha chiuso ai Cinque Stelle, anche se negli scorsi giorni proprio dai grillini era arrivato il no secco. «Abbiamo sempre dichiarato che le porte rimangono aperte ma adesso si apre una nuova fase, quella del confronto elettorale e del confronto sui programmi - ha spiegato l’assessore alla Sanità della giunta uscente - I cittadini devo scegliere sulla base del programma che ogni forza politica presenterà: il nostro è il primo che è stato presentato e penso che si possano cogliere degli aspetti molto importanti anche per l’elettorato dei Cinque Stelle».

Ma il candidato del centrosinistra apre anche alla possibilità di accordi futuri. «Se ci presentiamo come competitor dobbiamo rendere conto agli elettori anche, non è che si possono fare tante parti in commedia - commenta - però, da parte mia li abbiamo in giunta adesso con due assessori, quindi non vedo elementi di ostilità».

D’Amato ha poi aggiunto che «la campagna elettorale sta andando bene» grazie al sostegno di 7 liste, una in più del centrodestra. «È una competizione molto aperta - ragiona - Ci rivolgiamo a tutti gli elettori: è una elezione diretta a turno unico e vince chi prende un punto in più».