PHOTO
Il fondatore del Movimento 5 stelle, il simbolo stesso del movimento nato con i “VaffaDay” dice sì alla candidatura di Virginia Raggi. Beppe Grillo, è di lui che parliamo naturalmente, ha condiviso su Facebook una foto che lo ritrae assieme alla sindaca di Roma. Nel testo una sola parola: "Daje!". Un sostegno che arriva all'indomani dell'annuncio fatto dalla stessa Raggi di volersi ricandidare nel 2021 per un secondo mandato alla guida del Campidoglio. Il sostegno di Beppe Grillo non era affatto scontato. La stessa Raggi, a domanda aveva risposto: “Grillo? Credo sia d’accordo con la mia idea di candidarmi ancora una volta a sindaca di Roma”. Una frase che aveva lasciato aperte molte interpretazioni, soprattutto dopo che il comico, anima stessa dei 5Stelle, qualche settimana fa aveva inviato un messaggio ancora più sibillino. Grillo pubblicò infatti unn sonetto di Franco Ferrari. Un testo in cui si capisce chiaramente che i capitolini sono abituati a lamentarsi sempre. E chi scrive sostiene che i conti sull’operato di Virginia Raggi vadano fatti alla fine: “Sò de Roma, e sò settant’anni che ce vivo, e, ogni quarvorta che vinceva un sindaco, me mettevo de buzzo bòno a vedè quello che faceva. A Roma se dice che: li cavalli se vedeno all’arivo! E io li ho sempre giudicati alla fine de la corsa. Voi no, cari romani, voi dovete da rompe er ca’… sempre”.“A Virgì, pijia na valigia, tu fijio, tu marito, famme un fischio, che se n’annamo via da sta gente de fogna. Lassa perde”, esordisce Beppe Grillo nel sonetto pubblicato oggi. “Nun te spormonà, sta a fa un bucio de culo, puro senza rubbà, e , chi te critica quà, chi te critica là, chi c’ha er pupo sur fòco, e, jielo devi da tojie, e n’artra che se lamenta che nun je risponni, che nun la vai a sentì, che c’ha puro lei quarche cosa da lamentasse. E che cavolo”. Nel testo si legge che la Raggi non può fare miracoli: “Mica è la Madonna der Divino Amore”, scrisse Ferrari.Un invito al passo indietro rivolto alla sindaca Raggi, secondo i ben informati. Ma evidentemente non era così, oppure l’annuncio improvviso di Raggi ha spiazzato lo stesso Grillo che ha dovuto far buon viso a cattivo gioco.