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L’accordo tra governo e Benetton fa volare il titolo di Atlantia in Borsa e permette a tutta la maggioranza di cantare vittoria. Onorevole Crosetto, la decisione presa è quella giusta? Si è raggiunta una prima bozza di accordo, ma ci sono ancora tante questioni spinose da risolvere. Ad esempio, quale sarà il valore del capitale? Quale sarà il prezzo delle azioni? Il futuro valore dell’azienda è un elemento di cui non si può non tenere conto. In secondo luogo, occorre fare chiarezza sulle competenze della futura gestione. Siamo sicuri che la soluzione migliore sia accollare a Cassa depositi e prestiti anche la gestione delle Autostrade? Io ci rifletterei, una soluzione adeguata poteva essere quella di far intervenire il mercato italiano, o al limite spacchettare o fare entrare altri concessionari. Nel vertice notturno penso sia stata definita un’ipotesi di uscita della famiglia Benetton da Aspi ma se avessimo provato a ragionare separando la famiglia dalla società allora sarebbe stato giusto sedersi a un tavolo e ripensare l’intero sistema delle concessioni. Non serve un altro monopolio ma un sistema concorrente così da avere dei benchmark con i quali confrontarsi. All’accordo si è arrivati quasi due anni dopo il crollo del ponte Morandi. Crede che si doveva fare prima e meglio? Beh, fare dopo e peggio era difficile. Due anni sono troppi, e la non decisione ha esternato in giro per il mondo la mancanza di linea dell’Italia, tanto da influenzare in modo significativo il mercato. La non certezza di definizione dei rapporti giuridici manda messaggi negativi al mondo finanziario. Anche perché in Aspi c’è la presenza di fondi stranieri che avrebbero perfino compreso una revoca della concessione, ma di certo non tollerano la mancanza di coerenza, la procrastinazione. Se la società concessionaria non ha rispettato tutti gli obblighi si poteva perfino revocare la concessione, ma non si possono impiegare due anni per una decisione. Atlantia, cioè una società quotata in borsa, ha vissuto giorni altalenanti. Colpa di alcune dichiarazioni politiche fatte a mercati ancora aperti? La curva del prezzo di Atlantia negli ultimi giorni dimostra un margine di speculazione spaventoso e dà l’esempio dell’incertezza che si è riusciti a mostrare rispetto agli investitori stranieri. Ora si è arrivati a questa ipotesi di fuoriuscita dei Benetton da Aspi ma l’Avvocatura dello Stato, ad esempio, dice che c’è il rischio di una futura causa contro la decisione. Rischio che dev’essere assolutamente circoscritto. L'intervista integrale nell'edizione del Dubbio di giovedì 16 luglio.