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Il governo è unito e farà di tutto per evitare la procedura d’infrazione da parte dell’Ue». A poche ore dal vertice di governo decisivo per scongiurare la “ritorsione” di Bruxelles, il premier Antonio Conte ha voluto rassicurare il capo dello Stato, Sergio Mattarella che nei gironi scorsi aveva più volte sottolineato la necessità di tenere i conti in ordine.
E a quanto pare la raccomandazione del Colle ha fatto breccia a palazzo Chigi visto che il premier in persone ha voluto rassicurare il capo dello Stato durante la tradizionale colazione di lavoro al Quirinale prima del prossimo Consiglio europeo. A prendere la parola, secondo quanto riferito da uno dei presenti, oltre al premier, anche i ministri degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, e dell’Economia, Giovanni Tria, mentre non sarebbero intervenuti né i due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, né il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti.
Non solo. Sempre Conte si è detto convinto che l’Italia nel prossimo giro di nomine nell’Unione europea è nelle condizioni di poter ottenere un commissario economico.
È stato il premier a delineare lo stato delle trattative in corso e il quadro della situazione, che al momento appare incerto, vista anche la frammentazione del Parlamento europeo.
Sono stati quindi passati in rassegna i possibili scenari che possono aprirsi per quanto riguarda presidenza della Commissione, del Consiglio, dell’Europarlamento e della Bce, ma non sono stati avanzati nomi, neanche riguardo a possibili candidature italiane.