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Giuseppe Conte alla conferenza stampa di fine anno a Villa Madama, introdotta dal presidente dell’ordine dei giornalisti, Carlo Verna, annuncia che Luciana Azzolina sarà il nuovo ministro della scuola, mentre Gaetano Manfredi, rettore dell'Università degli Studi di Napoli Federico II e presidente dela Conferenza dei rettori, sarà il nuovo ministro della Ricerca. "Ringrazio il ministro Fioramonti: abbiamo la necessità, l'ho già detto, di rilanciare il comparto della università. Non è vero che non abbiamo compiuto passi avanti, penso alla Agenzia nazionale delle Ricerche. Ora fare qualche sforzo in più, penso a aumentare i fondi sul diritto alla studio. Sono convinto che la cosa migliore per potenziare il settore sia separare la scuola dall'Università". "Questi primi giorni e poco più del nuovo governo siamo stati costretti a correre i cento metri, è stato uno sprint ad ostacoli per mettere il paese in sicurezza, occorreva una manovra seria e responsabile, avevamo il compito di recuperare 23 miliardi per disinnescare l'Iva", dice il presidente del Consiglio con un paragone sportivo. E continua dicendo che "fin qui è stata una corsa ad ostacoli, ma adesso abbiamo di fronte una maratona che durerà tre anni". Conte parla dell'imminente verifica che dovrebbe fissale la nuova agenda di governo. "Gennaio sarà l'occasione per fermarsi a riflettere e confrontarsi per cercare di rilanciare l'azione di governo. Già scegliere l'ordine temporale delle misure da adottare sarà una scelta politica, nell'interesse dei cittadini e del Paese". Il presidente del Consiglio ha ribadito: "Abbiamo da rilanciare il sistema fiscale, semplificare e rimodulare e ridurre le aliquote, per abbassare la pressione fiscale. Qualsiasi premier ha preannunciato lo stesso obiettivo, io dico che se vogliamo evitare la bancarotta e una procedura di infrazione (europea, ndr) che ci farebbe molto male, dobbiamo lavorare in maniera molto seria". Secondo il premier per abbassare le tasse e tenere i conti in ordine evitando una procedura di infrazione dell'Ue "l'unica prospettiva seria e credibile è lottare contro l'evasione fiscale, un furto che svantaggia i cittadini onesti". Non sono mancati i passaggi sulla Lega e su Salvini. "La Lega è una forza politica pienamente legittimata, ma mi meraviglia il modo di Salvini interpreta la sua leadership. Una leadership che non si è peritata di evitare strappi istituzionali: questo sì, lo ritengo insidioso", sottolinea il premier che, in 160 minuti di botta e risposta con i giornalisti parlamentari, si sofferma a più riprese sui conti rimasti in sospeso con il capo della Lega. E sull'immigrazione Conte lancia un altro attacco a Salvini "Avete visto che nel dibattito generale non ci sia più l'immigrazione, è uscita dai radar. Vedete come la propaganda politica spossa agire: stiamo ottenendo risultati senza clamori. Abbiamo migliorato la performance degli sbarchi e dei ricollocati. Questo perché l'accordo di Malta ha raggiunto risultati, per la prima volta abbiamo richiesta congiunta dei ricollocamenti". La risposta del leader leghista non is fa attendere: "Conte annuncia modifiche ai Decreti sicurezza, racconta balle vergognose sull'immigrazione e cambia versione sulla Gregoretti. Nel 2019 siamo a 11.439 arrivi, di cui 6.304 da settembre a oggi "grazie" al governo delle poltrone e dei porti aperti. Sulla Gregoretti ammette che Palazzo Chigi aveva avuto un ruolo per ricollocare gli immigrati. Così conferma anche che le trattative con gli altri Paesi c'erano sempre state: altro che novità degli ultimi mesi".