Si preannuncia l'ennesima fumata nera oggi, in occasione del voto sui giudici costituzionali. Alle 14 il Parlamento tornerà a riunirsi in seduta comune per scegliere quattro giudici: si tratterà dell'undicesimo scrutinio per eleggere il sostituto di Silvana Sciarra, ex presidente della Consulta (serve la maggioranza dei tre quinti dell'assemblea), e del secondo scrutinio per il rinnovo di tre giudici il cui mandato scade a dicembre (in questo caso occorre la maggioranza dei due terzi).

Tra le forze di maggioranza e opposizione, però, sembra non esserci ancora un accordo per superare lo stallo. E così - secondo quanto si apprende da fonti parlamentari - il centrodestra dovrebbe votare ancora una volta scheda bianca. L'obiettivo in ogni modo è arrivare entro Natale all'approvazione di un “pacchetto” che contenga due nomi del centrodestra, uno dell'opposizione e uno condiviso.

Per quanto riguarda il centrodestra si confermano le voci su Francesco Saverio Marini, attuale consigliere giuridico di Palazzo Chigi considerato il 'padre' del premierato, fortemente voluto da Fratelli d'Italia; e su un nome forte targato Fi (i papabili sarebbero Pierantonio Zanettin, avvocato vicentino e capogruppo del partito nella Commissione giustizia di Palazzo Madama; il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto; la ministra delle Riforme Elisabetta Casellati). In quota opposizione si fanno i nomi di Anna Finocchiaro, dell'ex sottosegretario Andrea Giorgis, e del giurista Andrea Pertici.