“Non ci sono” prove che il ministro sia stato ricattato, “lo escludiamo”. Lo ha detto Silverio Sica, avvocato del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, parlando con i cronisti fuori dal ministero. “Per il materiale che abbiamo questa è una vicenda privatissima che si è trasformata, in base alla logica della doppia morale, in una vicenda politica”. Il ministro “si muove legalmente contro chi lo definisce ricattabile”, “non è stato speso neanche un euro pubblico”, ha ribadito l'avvocato.

“Stiamo verificando una per una le dichiarazioni della dottoressa Boccia per renderci conto se c'è una violazione della riservatezza di quella che è stata la vicenda umana che ha accomunato per breve tempo queste due persone”, ha proseguito il legale. “Aspettiamo si calmi la vicenda politica e poi facciamo firmare la denuncia che andiamo a elaborare”, ha risposto a chi gli chiedeva i tempi per l'esposto.

Intanto la procura regionale della Corte dei Conti del Lazio, coordinata da Paolo Luigi Rebecchi, avvierà verifiche in relazione al caso. Da fonti qualificate si apprende che la vicenda "non è rimasta inosservata" e "si stanno facendo valutazioni su eventuali violazioni''. I magistrati contabili avvieranno controlli riguardo eventuali violazioni sull'utilizzo di denaro pubblico e un possibile danno erariale.

“Sono lieto di apprendere che la Corte dei conti stia valutando la possibilità di aprire un fascicolo sulla vicenda che mi riguarda. In tal modo avrò la possibilità di chiarire tutto e dimostrare che non sono stati spesi fondi pubblici né un euro del ministero è stato utilizzato per viaggi e trasferimenti della signora Maria Rosaria Boccia”, commenta il titolare della Cultura.

Da parte sua, Maria Rosaria Boccia affida al suo profilo Instagram il lancio dell'intervista di stasera a In Onda su La7, con "nuove rivelazioni sul caso Sangiuliano". Il post è accompagnato da una trousse per il trucco, una foto 'di scena' con gli intervistatori di spalle e lei in primo piano. L'emoticon di una clessidra con la sabbia che scorre e la scritta in inglese per dire "tempo al tempo".