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Carlo Calenda, leader di Azione
Dritto per la sua strada. Non sembra avere ripensamenti il leader di Azione, Carlo Calenda, nella corsa verso le Europee di giugno. Non sono serviti gli appelli dei Liberali europei, che preferirebbero una lista unica che comprenda Azione, Iv e Più Europa, e non sono servite le aperture delle scorse settimane da parte sia di Riccardo Magi che di Matteo Renzi a non porre veti sull’ingresso di Azione nella lista Stati Uniti d’Europa. Una lista “di scopo” che però non ha mai convinto Calenda, il quale ieri lo ha ribadito presentando le nove liste che affiancheranno Azione-Siamo Europei nella campagna elettorale ormai vicina alla partenza.
«Renew Europe ci ha autorizzato all’uso del simbolo, ci impegniamo a mettere su la migliore squadra che sia mai stata presentata a una elezione europea», ha detto il leader di Azione presentando i candidati che «si impegneranno, se eletti, a aderire al gruppo Renew Europe» e a «non essere soggetti a influenze finanziarie di Stati esterni all’Ue». Il riferimento è ovviamente a Matteo Renzi e alle celebri conferenze in Arabia Saudita, che il leader di Iv non ha mai nascosto e che anzi rivendica.
«In tutto il nostro programma ricorrono le parole di Mario Draghi, in sintesi è trasformare l’Ue da un condominio litigioso in una comunità politica ha aggiunto Calenda - Se c’è una cosa che detesto è la concezione dell’Italia “pizza e mandolino” che a volte hanno di noi all’estero: ci piacerebbe, anzi riteniamo indispensabile, un ruolo di Mario Draghi come presidente del Consiglio o della Commissione europea e faremo il possibile perché questo accada».
Ma se sul sostegno a Draghi, così come sulla necessità di difendere l’Ucraina, Calenda, Renzi e Bonino giocano la stessa partita, è sui programmi futuri che il leader di Azione mette le cose in chiaro, specificando perché dal suo punto di vista Azione-Siamo Europei sia la lista con le migliori competenze in campo.
«Avete visto il programma degli Stati uniti d’Europa? Io no, non c’è. Il nostro è un progetto politico, non è una lista di scopo - ha specificato - Questa è la differenza sostanziale con la lista degli Stati Uniti d’Europa. Quel tipo di lista ha l’obiettivo di arrivare e poi si disperderà e secondo me non convince e non è convincente. Noi abbiamo definito obblighi molto precisi. Essere europeisti e dirsi europeisti sono due cose diverse. Dubito che un vero europeista sia pronto a trattare con chi è stato condannato per mafia o a prendere soldi da un dittatore o a mettere in lista persone che si sono dichiarate sempre contro l’invio di armi per l’Ucraina. Noi siamo all’opposto. Noi avremo l’ossessione di avere candidati di qualità». Riferimenti in questo caso a Totò Cuffaro e Francesca Donato, nelle scorse settimane accostati alla lista di Iv e Più Europa ma il cui impegno in quella compagine è stato più volte smentito da Renzi e Magi.
I quali intanto serrano i ranghi per preparare la propria corsa al voto. Iv terrà domenica la propria assemblea nazionale a Firenze, «dove - ha scritto Renzi - confermeremo ufficialmente la nostra partecipazione a questo progetto entusiasmante», mentre Più Europa sta mettendo a punto i propri desiderata per le candidature. Ancora in forse la discesa in campo di Emma Bonino, sulla quale confida lo stesso Magi, ma nel frattempo sugli autobus di Roma si vedono già da qualche settimana i manifesti con il viso della storica leader e il frain “Per gli Stati Uniti d’Europa con Emma Bonino”.
I due partiti si ritroveranno poi sabato a Roma per la presentazione degli Stati Uniti d’Europa, con tanto di svelamento del simbolo e dei capilista. Presenti dirigenti e leader di Più Europa, Iv, Psi, Radicali italiani, Libdem europei e L’Italia c’è.
«A differenza della lista di Calenda, che include partiti “inventati” e annessi come fa Putin con le repubbliche del Donbass, la nostra lista è fatta di partiti veri e il programma sarà tutto incentrato sull’Europa, mentre quello di Calenda se lo sarà scritto lui da solo in cameretta», dicono da Più Europa. Se il clima è questo, la campagna elettorale per accaparrarsi i voti al centro sarà senza esclusione di colpi.