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Stefano Bonaccini, presidente del Partito democratico
Stefano Bonaccini, presidente del Partito Democratico (PD), esprime grande soddisfazione per la raccolta firme contro l'autonomia differenziata. Secondo Bonaccini, «La raccolta sta andando molto bene, a riprova che l'autonomia è sbagliata, iniqua ed egoista. Non sarà peraltro un caso che alle Europee il PD sia stato il partito più votato al Sud». Bonaccini attribuisce questo successo sia alle ottime candidature sia alla lotta continua contro un provvedimento che aumenterebbe le disparità tra le diverse aree geografiche del Paese, indebolendo ulteriormente il Mezzogiorno.
Il presidente del PD sottolinea inoltre che «Non è un caso che il presidente della Calabria Occhiuto si sia detto contrario all'autonomia o che la maggioranza di centrodestra in Basilicata sia andata sotto in regione su questo tema». Bonaccini trova confortante che tutte le opposizioni si siano unite in questa battaglia, evidenziando la necessità di una forte mobilitazione nella società, con il supporto di organizzazioni come Cgil, Anpi e molte altre associazioni laiche e cattoliche.
Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle (M5S), ha ripreso il tema del campo largo, esprimendo però una chiara posizione riguardo a Matteo Renzi: «Non ho mai creduto ad alleanze messe assieme solo per battere gli avversari, senza condividere un programma e un progetto di governo del Paese». Conte sostiene la necessità di costruire una coalizione di centrosinistra che non sia solo contro la destra, ma che rappresenti un'alternativa concreta e positiva.
Conte appoggia la posizione di Elly Schlein, che ha affermato di non porre veti a nessuno, ma di pretendere rispetto da tutti. L'alleanza di centrosinistra ha già dimostrato segnali positivi alle amministrative, dove in molti comuni si è vinto con uno schieramento che va da Azione e Italia Viva fino ad Avs e al M5S, con contributi anche di liste civiche.
Bonaccini si mostra ottimista riguardo alle prossime elezioni regionali in Emilia-Romagna, Umbria e Liguria, credendo che una larga alleanza di tutte le forze oggi all'opposizione del governo possa portare a risultati positivi. Tuttavia, mantiene un approccio realistico e umile, riconoscendo che il governo di destra guidato da Giorgia Meloni mantiene un'ampia maggioranza parlamentare e una forte presenza nel Paese.
Nonostante questo, Bonaccini critica il governo, definendolo «sempre più debole e incapace di dare le risposte che gli italiani meriterebbero». Il presidente del Veneto Luca Zaia, in un'intervista al Corriere della Sera, difende la riforma dell'autonomia, affermando che la narrazione contro l'autonomia diffonde inquietudine e paura. Secondo Zaia, se il referendum sull'autonomia passa, l'Italia cambierà profondamente.