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Antonio Tajani ha rotto gli indugi e ha annunciato la sua candidatura alle prossime elezioni Europee. «Ritengo che sia giusto candidarmi – ha detto durante i lavori del Consiglio nazionale del partito in corso all’hotel Parco dei Principi di Roma – per gli elettori ma anche per la classe dirigente. Se un segretario di partito non ha il coraggio di mettersi alla guida di una squadra che gli ha dato fiducia nel Congresso non sarebbe un buon segretario di partito. Sono pronto a battermi come se fossi un candidato come gli altri. Non è solo un voto simbolico. Mi batterò senza risparmiarmi».
Tajani sarà candidato alle Europee in tutte le circoscrizioni tranne che nelle Isole dove sarà capolista Caterina Chinnici. «Nelle isole - ha detto il segretario azzurro nel corso del Consiglio nazionale di FI - è giusto dare spazio a rappresentanti del territorio, lì non sarò candidato. Ho chiesto a Caterina Chinnici di candidarsi, la sua storia, il nome che porta, sono un messaggio inequivocabile per dire da che parte stiamo, ovvero dalla parte della legge, dei magistrati che si battono per fare bene il loro lavoro, dei cittadini onesti che non si piegano ai ricatti. Voglio che sia chiara la nostra battaglia senza se e senza ma contro la mafia, la camorra, la sacra corona unita o contro ogni altra organizzazione criminale».
Nello stesso giorno a Roma si è svolto anche il Consiglio Nazionale di Noi Moderati e il leader Maurizio Lupi ha detto: «L’obiettivo di Noi Moderati con Forza Italia per queste Europee è raggiungere la doppia cifra, andare oltre il 10% per rafforzare la proposta del Ppe anche in Italia. Il fatto che Noi Moderati e Forza Italia facciano il consiglio nazionale lo stesso giorno è un dato simbolico, ma anche sostanziale: portiamo avanti, insieme, un progetto politico serio e credibile. Abbiamo tante sfide davanti, vogliamo un’Europa popolare, moderata, seria, responsabile, concreta, meno burocratica e più vicina ai cittadini. E per farlo abbiamo bisogno di un Partito Popolare Europeo forte, ancora più forte anche in Italia. La sfida è tornare, Noi Moderati e Forza Italia insieme, ad un risultato a doppia cifra e far tornare al voto le tante persone che una politica urlata ha allontanato dalle urne».
Si candida anche il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Lo ha annunciato la segretaria del Pd Elly Schlein. «Le elezioni dell’8 e 9 giugno sono una sfida decisiva per il futuro dell’Europa. E dobbiamo schierare tutte le energie migliori di cui disponiamo. Per questa ragione ho chiesto a Stefano Bonaccini di guidare la lista del Nordest: la sua esperienza decennale da presidente dell’Emilia-Romagna e il suo ruolo di presidente del Pd ne fanno una proposta molto forte per la battaglia che dobbiamo condurre e l’Europa che vogliamo costruire. Lo ringrazio per aver accettato», afferma in una nota la leader del Pd.
A pochi giorni dalla presentazione delle liste, quindi, i partiti sono al lavoro per chiudere sulle candidature. Dal Consiglio Federale Nazionale di Europa Verde in corso a Roma, il co-portavoce nazionale del partito e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, ha annunciato: «Le liste di Alleanza Verdi a Sinistra sono quasi pronte. Lanciamo una sfida per la giustizia sociale ambientale e per la pace. Di fronte a una destra che vuole mettere in discussione i diritti sociali e ambientali, animata da una logica del riarmo, diciamo no. Abbiamo le candidature di Ilaria Salis, Ignazio Marino, Mimmo Lucano, Leoluca Orlando, Cristina Guarda, che saranno le candidature con cui parleremo in Europa».
Questa mattina è stato presentato il simbolo e i capilista di “Stati Uniti d’Europa”. Emma Bonino nella circoscrizione nord-ovest, Graham Watson nel nord-est, l’avvocato Gian Domenico Caiazza al centro, il segretario del Psi Enzo Maraio al sud, la presidente di “Nessuno tocchi Caino” Rita Bernardini nelle isole. Li ha annunciati il leader di Italia viva Matteo Renzi: «Nessuno di Italia viva sarà capolista, perché non siamo qui a mettere bandierine o a chiedere un posto in più, ma per dire che a questo progetto crediamo come scelta costitutiva della nostra proposta politica».
Il grande assente era Carlo Calenda che era a Messina per la presentazione del suo libro “Il Patto. Oltre il trentennio perduto”. «Deciderò se candidarmi alle
Europee – ha detto il leader di Azione – con la Direzione del partito. Noi abbiamo in campo Giangiacomo Palazzolo e Sonia Alfano che rappresentano una Sicilia che non è quella di Cuffaro, non è quella che possiede i voti, ma è quella che si fonda sul libero voto di opinione dei siciliani e che può contare in Europa, fatta da persone che in Europa ci sono state, che hanno esperienza giuridica e sanno seguire i dossier».
Domani alle 10,30 è convocata la direzione del Partito democratico nella quale la segretaria Elly Schlein, potrebbe sciogliere il nodo della sua candidatura. Mentre l’eventuale annuncio della presidente del Consiglio Giorgia Meloni dovrebbe annunciare la sua decisione entro il fine settimana.
Mentre la Lega è ancora alle prese con la candidatura del generale Vannacci questa mattina a Palermo il commissario in Sicilia Claudio Durigon ha annunciato che «il nome “nuovo” è quello di Ester Bonafede che, frutto dell’accordo fra Udc e Carroccio, entra a far parte della lista della Lega, nel collegio Isole, alle Europee di giugno». Capolista sarà la deputata uscente Annalisa Tardino, salviniana doc ed ex commissario del partito nell’isola. Con la Lega anche l’ex FdI Raffaele Stancanelli, la cui candidatura è stata fortemente sostenuta dall’ex vice presidente della Regione Siciliana Luca Sammartino, dimessosi dopo l’inchiesta della procura di Catania che lo vede indagato per corruzione aggravata. In lista anche l’assessore regionale all’Istruzione Mimmo Turano, il senatore Nino Germanà e Francesca Reitano, ex assessore ad Acquedolci e candidata alle Europee 2014 con Forza Italia, mentre gli altri due nomi toccano alla Sardegna