L’ultimo saluto di Milano e dell'Italia intera al presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Il “Silenzio” ha chiuso i funerali dell'ex premier, già patron del Milan, tra l'affetto e le lacrime di migliaia di persone che hanno seguito dal vivo e da casa le esequie funebri di Silvio Berlusconi. Funerali di Stato a cui hanno partecipato politici e amici, tutti al fianco dei familiari – i cinque figli, il fratello Paolo e della compagna Marta Fascina – nonostante un caldo torrido.

L'inizio dei funerali

Il feretro di Silvio Berlusconi, arrivato in piazza del Duomo a Milano, ha ricevuto l’applauso commosso della piazza prima di essere portato dentro alla cattedrale dove si stanno svolgendo i funerali di Stato davanti a capi di Stato, governo, esponenti delle istituzioni nazionali ed europee. ‘Silvio, Silvio, c’è un solo presidente’, il coro dalla piazza. Lunghissimo applauso anche delle personalità presenti all'interno del Duomo. In lacrime i figli, a piedi dietro la bara del padre, il fratello Paolo e la compagna Marta Fascina. Nelle file gremite piange Silvia Toffanin, compagna di vita di Pier Silvio Berlusconi, e il coordinatore di Fi Antonio Tajani. La bara in mogano di Berlusconi è coperta da rose bianche e rosse. Davanti, il necroforo con una foto del Cav in mano.

Una volta arrivati nella cattedrale, i famigliari dell'ex premier hanno preso posto nelle prime file alla destra dell'altare del Duomo, compresa l'attuale compagna e l'ex moglie Veronica Lario. Al lato opposto le autorità, a partire dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, come da cerimoniale, è stato l'ultimo ad entrare in Duomo per le esequie.

CORI DA STADIO E APPLAUSI PER IL CAV

Cori da stadio in piazza Duomo all'arrivo della bara. Per l'ultimo saluto al Cav sono accorsi anche tanti tifosi del Milan, che hanno tra sventolio di bandiere rosso nere hanno intonato: 'C'è solo un presidente, c'è solo un presidente!'. Una folla in silenzio ha seguito dai due maxischermi allestiti in piazza il viaggio da Arcore a Milano del carro funebre. Poi, all’arrivo in piazza Fontana, a poche centinaia di metri dalla cattedrale, il silenzio si è sciolto in un applauso, lungo ma composto. Le bandiere rossonere portate dalle centinaia di tifosi hanno quindi iniziato a sventolare e dalla piazza è salito il coro. Infine, all’ingresso del feretro nel Duomo, la folla è tornata a farsi silenziosa, mentre decine di persone seguono le esequie di Stato affacciate ai balconi che affacciano sulla piazza.

L’Omelia dell’Arcivescovo: Ora Silvio incontra Dio

Silvio Berlusconi “è stato un uomo: un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia.”. Mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano, celebra i funerali in Duomo del leader azzurro. Nell’omelia, partendo dai desideri comuni ad ogni uomo, Delpini tratteggia le gioie, le debolezze, le imprese e le paure, caratteristiche proprie di ogni uomo, anche di Berlusconi: un uomo “che è stato anche un politico e un uomo d’affari, un personaggio alla ribalta della notorietà”, dice Delpini dunque con “ammiratori e detrattori”. “Vivere. Vivere e amare la vita. Vivere e desiderare una vita piena. Vivere e desiderare che la vita sia buona, bella per sé e per le persone care. Vivere e intendere la vita come una occasione per mettere a frutto i talenti ricevuti. Vivere e accettare le sfide della vita. Vivere e attraversare i momenti difficili della vita. - dice Delpini nell’omelia per l’ultimo addio al Cavaliere -. Vivere e resistere e non lasciarsi abbattere dalle sconfitte e credere che c’è sempre una speranza di vittoria, di riscatto, di vita. Vivere e desiderare una vita che non finisce e avere coraggio e avere fiducia e credere che ci sia sempre una via d’uscita anche dalla valle più oscura. Vivere e non sottrarsi alle sfide, ai contrasti, agli insulti, alle critiche, e continuare a sorridere, a sfidare, a contrastare, a ridere degli insulti. Vivere e sentire le forze esaurirsi, vivere e soffrire il declino e continuare a sorridere, a provare, a tentare una via per vivere ancora”.Mons. Delpini soggiunge: “Ecco che cosa si può dire di un uomo: un desiderio di vita, che trova in Dio il suo giudizio e il suo compimento".