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IL MINISTRO: «BUROCRAZIA DA ’ 800, VA SMANTELLATA»
Molte ipotesi, alcune innovative come il «reclutamento dei magistrati sui base regionale», ma un solo obiettivo: «Rimediare ai vuoti d’organico». Carlo Nordio ha cominciato ieri a “prendere di petto” quello che, fin dalle prime dichiarazioni rese dopo il giuramento, ha indicato come il vero nodo da scogliere: l’efficienza della macchina giudiziaria. E per cominciare il “giro” che lo porterà nei tribunali di tutta Italia, ha scelto la “sua” Venezia, città in cui ha prestato servizio, come pm, per decenni, fino a concludervi la carriera con l’incarico di procuratore aggiunto. Ha incontrato i capi degli uffici, i rappresentanti dell’avvocatura e il personale amministrativo, e ha spiegato: «La mia visita non è soltanto un tributo emotivo a un luogo dove ho esordito, ma è il riconoscimento che la sede di Venezia è la più sofferente e disagiata dell’intero Paese», ha detto in riferimento alle scoperture d’organico sia tra i magistrati sia tra gli amministrativi. E ha prefigurato appunto diverse possibili soluzioni, tra le quali anche «l’idea di un reclutamento a livello regionale: potrebbe essere proficua per far rimanere i candidati in sede. Vi sono difficoltà di carattere normativo e costituzionale che cercheremo di affrontare». E per far fronte in particolare ai problemi di Venezia, non ha escluso «la possibilità di applicare la legge speciale». In ogni caso, i rimedi non devono venire solo da via Arenula. «L’altro giorno - ha proseguito il guardasigilli - ho avuto un incontro fruttuoso con il vicepresidente del Csm, abbiamo affrontato il problema del reclutamento dei magistrati e abbiamo prospettato soluzioni, dalla celebrazione dei concorsi ad altre, che sono arcinote». Il ministro ha quindi visitato anche la sede giudiziaria di Treviso, la sua città, dove ha parlato fra l’altro di «eccesso di burocrazia intollerabile. L’altro giorno è arrivata a casa mia una cartolina verde del Tribunale di Treviso», ha raccontato mostrando il documento, «spedita con raccomandata con ricevuta di ritorno, che avrà impiegato almeno 5 o 6 ore di lavoro di vari addetti della pubblica amministrazione, in cui mi si avvisava di essere stato eletto alla Camera.
Perché questa notifica ottocentesca?
Ecco, questo è l’indizio numero uno di un apparato burocratico ottocentesco che va smantellato: non dico riformato, dico smantellato».