C'è già una nutrita folla davanti alla bara di Marco Pannella nella camera ardente allestita nella sala Aldo Moro di Montecitorio. Una folla bipartisan di politici mentre i numerosi cittadini accorsi per rendere omaggio al leader radicale aspettano in fila fuori dal Palazzo. Tra i politici c'è la delegazione al completo dei Radicali. Emma Bonino, in tailleur nero e ormai l'usuale turbante in testa, è visibilmente provata e scambia poche parole con chi arriva a salutare Pannella. Quando giunge il premier Matteo Renzi si intrattiene a parlare con lei per poco; mentre con Marco Cappato c'è un lungo abbraccio e poi uno scambio con Mirella Parachini, la compagna di una vita, e Laura Hart e Matteo Angiolo, collaboratori e amici di Pannella, insieme a lui fino all'ultimo. Presente anche Francesco Rutelli, noto per la sua militanza tra i Radicali, con la moglie Barbara Palombelli: l'ex sindaco di Roma ed ex ministro ha portato con sè molte delle tessere del partito radicale transnazionale collezionate fino ad oggi. Oltre al presidente del Consiglio, la ministra della pubblica amministrazione, Marianna Madia. E poi ci sono anche i candidati a sindaco di Roma, Roberto Giachetti ex radicale ora del Pd, e Giorgia Meloni (Fdi); c'è Elio Vito, ex radicale pure lui, e Achille Occhetto. C'è il senatore di Ala, il socialista Lucio Barani, noto per non rinunciare mai al garofano all'occhiello, che ha portato un fascio di garofani rossi per omaggiare il leader radicale. E ancora: ci sono il leghista Roberto Calderoli e il dem Ivan Scalfarotto. Ci sono giornalisti, come Furio Colombo, e sindacalisti come Susanna Camusso. Ma ci sono anche tantissimi cittadini comuni, in fila aspettano pazientemente il loro turno. E c'è chi porta una rosa rossa per ricordare il simbolo radicale della rosa nel pugno. La fila lunghissima va dal portone del Palazzo e arriva fino alla fine di via degli uffici del vicario.