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LA “PROFEZIA” DEL CELEBRE CHRISTOPHER STEELEQEWRW
Igiorni di Vladimir Putin sarebbero addirittura «contati» e il presidente russo non rimarrà al potere più di «tre- sei mesi». A sostenere questa tesi estrema, che per certi versi potrebbe sembrare un wishfull thinking è un celebre ex agente dei servizi britannici, Christopher Steele, a lungo collaboratore dellFbi americana e noto come autore di un dossier che metteva alla luce i “rapporti pericolosi” fra l’ex presidente statunitense Donald Trump e il Cremlino durante la campagna presidenziale del 2016.
Intervistato dall’emittente pubblica BBC, Steele ha affermato che, una volta entrate in pieno effetto le sanzioni occidentali per l’invasione militare dell’Ucraina, specie in campo energetico, Putin avrà i giorni contati perché la Russia andrà dritta al collasso economico, sostiene l’ex 007.
L’ex agente del MI6 ha fatto riferimento anche ai vistosi segnali di decadimento della salute del leader del Cremlino, aggiungendo che, se le fonti americane e britanniche sono corrette, il capo del Cremlino potrebbe venir «incapacitato» entro tre o sei mesi, probabilmente da uomini che tuttora considera come fedelissimi nella sua cerchia politico- militare.
Un tempo responsabile del desk Russia dei servizi britannici dell’MI6 ( nel periodo compreso fra il 2006 e il 2009), Steele guida oggi un’agenzia privata d’intelligence ed è consulente del governo. In occasione delle presidenziali americane del 2016, fu al centro di una sgradevole controversia per un dossier commissionato da un avvocato legato alla campagna di Hillary Clinton secondo il quale il Cremlino avrebbe avuto informazioni compromettenti su Trump. La vicenda non ebbo però alcun esito. Steele ha anche contribuito a un rapporto commissionato privatamente che ha portato evidenze su come negli ultimi anni la Cina avrebbe tentato di influenzare figure chiave nella politica e negli affari britannici per ottenere vantaggi commerciali.