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Era il fiore all’occhiello dell’industria di Sassuolo, un gioiello tra i più longevi del distretto ceramico della zona. Ma nel giro degli ultimi tre mesi con quasi 60 dipendenti, è letteralemnte collassata.
La propsta del sindaco E di fronte al crollo, il sindaco leghista Francesco Menani ha pensato di bene di invitare gli operai rimasti senza lavoro di trasferirsi in Russia: «È stato solo in grado di chiedere alla proprietà di valutare la ricollocazione dei lavoratori presso una società del gruppo situata in Russia», ha infatti rivelato la Fiom- Cgil.
Lo sconcerto del sindacato «In tanti anni di vertenze aziendali una cosa simile non mi era mai capitata - ha poi commentato il segretario generale della Fiom modenese, Cesare Pizzolla - Ci vuole coraggio a dire a lavoratori che da una vita prendono 1200- 1500 euro al mese, e fanno fatica ad arrivare con la famiglia a fine mese, che si potrebbero trasferire in Russia».
«Del gruppo industriale Martinelli Ettore - replica al quotidiano il primo cittadino di Sassuolo, che per 43 anni ha lavorato come dipendente proprio in un'azienda dell'indotto ceramico e che come questa era fallita - resterà in piedi solo la Zoa Martinelli nella regione di Mosca. Dicono che va bene, ha una ventina di dipendenti e un mercato che può crescere. Ho detto che si poteva cercare, come soluzione estrema, di chiedere ai dipendenti disoccupati se qualcuno voleva andare a lavorare in Russia. Che c'è di male?
Non c'era nulla di provocatorio, di polemico. I sindacati e tutti noi dobbiamo prendere atto che il mercato del lavoro è cambiato. E anche lavorare in Russia, in tempi in cui occorre portare a casa la pagnotta, può essere una soluzione temporanea».
Ma a quanto pare la proposta del sindaco non ha convinto gli operai.