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«Non c’è mai stata una fuga di notizie» dal mio ufficio. Le bozze del decreto «erano in lavorazione presso gli uffici legislativi della Presidenza, che le hanno poi trasmesse agli uffici legislativi dei ministeri e delle Regioni». E ancora: conferenze stampa sui social? «Sono polemiche totalmente strumentali. Tutte le comunicazioni pubbliche di Conte sono sempre state diffuse in streaming anche su Facebook». Sono tutte frasi estrapolate da un’intervista di ieri sul Corriere della Sera. Nulla di strano, a parte qualche affermazione opinabile, se non fosse che l’intervistato è il portavoce del presidente del Consiglio: Rocco Casalino. Non è così frequente che un responsabile della comunicazione istituzionale si guadagni le colonne del più importante quotidiano italiano per rilasciare precisazioni sul proprio operato. Che normalmente, dovrebbe avvenire dietro e non davanti le quinte. Ma Casalino è Casalino, l’uomo finito nel cuore della Casaleggio associati tanto da imporre la sua presenza a Palazzo Chigi. Ne ha fatta di strada Rocco: dalla casa del Grande Fratello alle notizie smistate a Mentana in diretta, dai «poveri che puzzano» a una busta paga superiore a quella dello stesso premier. E se qualcuno mette in discussione la sua professionalità - nel caso di specie la fuga di notizie che ha generato il panico dei meridionali residenti al Nord - Casalino si prende la briga di replicare sul giornale della borghesia italiana. E come un politico navigato, sa come allontanare da sé ogni sospetto: sminuire le polemiche e offrire eventuali capri espiatori che non potranno difendersi con la stessa efficacia. Perché solo uno vale Rocco.