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Lei è "troppo mascolina e poco avvenente, si vede anche in fotografia quindi è poco credibile che sia stata vittima di uno stupro, più probabile che si sia inventata tutto di sanapianta. Tre giudici donna della Corte d'Appello di Ancona hanno scelto, così, di assolvere due giovani condannati in primo grado a cinque e tre anni per violenza sessuale nei confronti di una giovane peruviana di 22 anni. Un fatto avvenuto nel 2015. Del caso scrive il quotidiano 'La Repubblica' mentre il verdetto è stato annullato con rinvio dalla Cassazione, come richiesto dal procuratore generale che ne ha evidenziate alcune incongruenze e vizi di legittimità. Tra le motivazioni della sentenza le giudici scrivono che all’imputato principale "la ragazza neppure piaceva, tanto da averne registrato il numero di cellulare sul proprio telefonino con il nominativo 'Vikingo' con allusione a una personalità tutt’altro che femminile quanto piuttosto mascolina, come la fotografia presente nel fascicolo processuale appare". Impossibile commettere uno stupro su una donna dall'aspetto fisico non gradevole? L'incredibile sentenza delle giudici di Ancona sta scatenando una bufera di polemiche mediatiche con le associazioni per i diritti delle donne già scese sul piede di guerra.