Il Garante per la protezione dei dati personali ha recentemente espresso un parere favorevole sul disegno di legge governativo riguardante l’intelligenza artificiale ( IA), che include una delega legislativa per l’adeguamento al Regolamento Ue sulla materia ( AI Act). Questo disegno di legge, com’è noto e come è stato ampiamente riferito su queste pagine, mira a regolamentare la ricerca, la sperimentazione, lo sviluppo e l’applicazione dei sistemi di IA in settori cruciali della società come sanità, giustizia, lavoro, sicurezza e difesa nazionale.

L’Autorità guidata da Pasquale Stanzione ha sottolineato l’importanza di garantire che qualsiasi trattamento di dati personali associato all’uso di sistemi di IA avvenga nel pieno rispetto del Regolamento Ue 2016/ 679 (Gdpr), del Codice in materia di protezione dei dati personali ( il “basilare” decreto legislativo 196/ 2003) e delle normative successive. Secondo il Garante della Privacy, questo principio dovrebbe essere integrato nel disegno di legge come una linea guida generale, evitando riferimenti frammentati in diversi articoli.

Pur esprimendo un parere favorevole, l’Authority ha evidenziato la necessità di alcune integrazioni volte a rafforzare ulteriormente la tutela dei dati personali. Con l’adozione sempre più diffusa dell’intelligenza artificiale, è essenziale stabilire un quadro normativo che protegga i diritti individuali, evitando che l’innovazione tecnologica comprometta la privacy dei cittadini. Tra le raccomandazioni del Garante, spicca l’urgenza di specificare che i trattamenti di dati personali effettuati attraverso sistemi di Intelligenza artificiale devono rispettare rigorosamente le normative nazionali ed europee sulla privacy. Questa precisazione è considerata fondamentale per garantire che l’uso dell’IA non metta a rischio i diritti fondamentali alla riservatezza.

Un altro aspetto cruciale riguarda la protezione dei minori. L’Autorità ha suggerito l’introduzione di misure specifiche per la verifica dell’età, volte a prevenire l’accesso non autorizzato dei minori a sistemi di IA potenzialmente dannosi. Questa precauzione è ritenuta essenziale per proteggere i giovani da tecnologie che potrebbero influire negativamente sul loro sviluppo o compromettere la loro sicurezza.

Nel settore sanitario, dove l’intelligenza artificiale sta acquisendo sempre maggiore importanza, il Garante ha espresso preoccupazioni riguardo all’uso di sistemi ad alto rischio. Per mitigare i rischi legati al trattamento di dati sensibili, è stata proposta l’introduzione di severe limitazioni, favorendo l’utilizzo di informazioni sintetiche o anonime.

Tra le limitazioni richieste, vi sono il divieto di trasmissione, trasferimento o comunicazione dei dati, per evitare potenziali abusi o violazioni della privacy. In ambito lavorativo, il Garante ha sottolineato l’importanza di estendere le tutele previste per i dati personali anche alla fase di selezione del personale, nella quale i sistemi di IA sono spesso utilizzati. Ha suggerito di integrare il disegno di legge con garanzie specifiche per prevenire discriminazioni e proteggere i diritti dei lavoratori. Inoltre, l’Authority ha evidenziato la necessità di definire chiaramente il proprio ruolo come ente di controllo per i sistemi di Intelligenza artificiale ad alto rischio, in linea con quanto previsto dall’AI Act dell’Unione europea. Questi sistemi includono anche le tecnologie utilizzate per il contrasto della criminalità, l’identificazione biometrica remota, il riconoscimento delle emozioni e la gestione delle frontiere.

Il coinvolgimento del Garante è cruciale per assicurare che l’uso di tali tecnologie rispetti i principi di protezione dei dati e i diritti umani. Infine, l’Autorità ha proposto una maggiore partecipazione nella definizione delle politiche nazionali sull’Intelligenza artificiale, in particolare nella Strategia nazionale per l’IA, per garantire che queste siano coerenti con il quadro normativo sulla protezione dei dati. Ha anche suggerito di chiarire il ruolo del Garante come organismo indipendente, sottolineando l’importanza di una cooperazione trasparente e leale tra le diverse autorità coinvolte.