«Sullo Ius scholae andremo fino in fondo». Parola di Paolo Emilio Russo, capogruppo di Fi in commissione Affari costituzionali alla Camera, che sulla contrarietà di Lega e FdI è netto: «Noi abbiamo già accettato cose che non condividevamo...».

Onorevole Russo, la vostra proposta sullo Ius scholae ha fatto infuriare la Lega: andrete avanti per la vostra strada?

Noi ieri abbiamo concordato di presentare un’iniziativa politica forte sul tema della riforma della cittadinanza e siamo stati i primi a imporre la questione questa estate. Abbiamo fatto un tavolo tecnico il cui lavoro agli sgoccioli e come deputati e senatori abbiamo deciso di passare dalle parole ai fatti.

Fatti che non piacciono per niente agli alleati: come la mettiamo?

Faremo come si è sempre fatto: la coalizione è fatta di tre partiti distinti con tre collocazioni diverse. Noi lavoriamo a una proposta alla quale crediamo e che non incoraggia in alcun modo l’immigrazione illegale e non allarga le maglie ma anzi in un certo senso le restringe. Si tratta di fare un tagliando a una legge ormai datata con la speranza di sensibilizzare e convincere gli alleati con i nostri argomenti. In passato ci siamo confrontati con loro su molti temi che magari non condividevamo, ma l’abbiamo sempre fatto senza pregiudizi e ci auguriamo che sia così anche questa volta.

Matteo Salvini dice che siamo il paese che concede più cittadinanze, ma lo siamo perché le diamo anche a bisnipoti di italiani emigrati da decenni: che ne pensa?

Penso che le richieste dei cosiddetti oriundi vadano tagliate. Ci sono 60mila richieste di persone che si vedono riconosciuta la cittadinanza ma non conoscono la nostra lingua, la nostra cultura e magari non hanno mai messo piede in Italia. Su questo bisogna essere molto severi. Gli altri capisaldi sono i dieci anni di scuola, affinché la cittadinanza non sia un regalo e chi li ha frequentati sia considerato italiano a tutti gli effetti, e poi lo smaltimento della burocrazia. Ad oggi ci sono tempi troppo lunghi per chi vuole ottenere cittadinanza e noi vogliamo che dopo un anno si abbia una risposta certa.

Visto il gelo della Lega, avete già pensato a un punto di caduta che accontenti tutto il centrodestra?

Guardi, la politica è l’arte del possibile. Ma secondo me su una cosa così non esiste il compromesso. Esiste fare una legge utile e che serve al Paese. Sia il nostro leader che i capigruppo hanno fiducia che attorno a questo tavolo si riesca a convincere gli alleati della bontà della nostra proposta.

A proposito di capigruppo, quello alla Camera Barelli ha ricordato a FdI che in passato anche loro erano d’accordo con una legge simile: troverete l’appoggio della presidente del Consiglio?

Lo scopriremo, parlarne prima è fantascienza. Decideremo insieme cosa fare ma quel che è certo è che Forza Italia non intende rinunciare a questa battaglia. Certo con i tempi giusti e senza forzature, perché non c’è urgenza. Questa non è una legge urgente ma è una legge giusta. E in quanto tale vorremmo portarla a casa.

Il centrosinistra vorrebbe addirittura lo Ius soli, mentre il M5S dice di votare tutti assieme lo Ius scholae: si può dialogare con l’opposizione?

Una cosa che mi pare assolutamente chiara, come era chiara da tempo, è che non c’è una maggioranza sullo Ius soli. Qualunque tentativo di farlo approvare causerebbe l’effetto opposto. Lo Ius scholae può essere invece uno strumento che incontra la maggioranza del Parlamento. Se i Cinque Stelle ci sono ben venga ma un tema così vasto non può essere usato strumentalmente per spaccare la maggioranza. Faremo un confronto ma non ci sono preclusioni nei verso nessuno.

Quindi sareste pronti a votarlo con il centrosinistra anche senza Lega e FdI?

Questo lo vedremo. Ma sia chiaro che nessuno deve usare questa legge come un grimaldello per far saltare il governo, anche perché sarebbe cinico nei confronti delle persone a cui daremmo dei diritti in più. Per capirci, per questo abbiamo detto no agli emendamenti spacca maggioranza degli scorsi giorni.

E niente Sì al referendum di Più Europa…

Il referendum non è condivisibile perché dimezza i tempi ed è contrario rispetto al tipo di proposta organica che facciamo noi. Per questo non lo sosterremo. Ma tutto quello che spinge la classe politica a fare ragionamenti sui diritti in generale e su temi che non riguardano prettamente la quotidianità e un orizzonte corto sono utili e quindi ben venga anche questo. Ma di fatto rischia di non essere ammissibile e in ogni caso non incontrerebbe il favore della maggioranza degli italiani.

Tajani ha più volte richiamato il fatto che Berlusconi fosse d’accordo con una legge del genere, come del resto la figlia Marina si è detta molto sensibile al tema dei diritti: che ne pensa?

Forza Italia è un partito liberale da quando è nato e nel suo programma ha queste idee da sempre. È il partito del centrodestra più attento al tema dei diritti e lo ha ricordato anche Marina ma dovrebbe essere noto a tutti. Sono molto contento che negli ultimi mesi ci sia stato un rilancio su questi temi e stando ai sondaggi tutto ciò ha portato una certa attenzione che non sottovalutiamo.