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Matteo Renzi all’Assemblea Nazionale di Italia Viva Politica - Roma, Italia - Sabato , 28 Settembre 2024 (foto Cecilia Fabiano/LaPresse) Matteo Renzi at Italia Viva National Assembly — Rome , Italy - Sathurday September 28 , 2024 (photo Cecilia Fabiano / LaPresse)
«De Raho e Scarpinato hanno una doppia morale, Meloni torni a Bibbiano, Musk? Mattarella inappuntabile». Faccia a faccia con il leader di Iv Matteo Renzi, che oggi è tornato nel luogo dal quale partì lo scandalo dei «bambini rubati con l’elettroshock» (copyright Luigi Di Maio), poi finito in un nulla di fatto.
Presidente Renzi, cosa è cambiato secondo lei rispetto a cinque anni fa, quando scoppiò il cosiddetto “caso Bibbiano”?
Mi piacerebbe dire che è cambiato tutto, ma ho paura che al prossimo vero o finto scandalo saremo alle solite. Bibbiano rappresenta una delle pagine più nere della storia della democrazia italiana perché il M5S da un lato e la destra con Giorgia Meloni in prima linea dall’altro decisero di strumentalizzare in modo atroce un’indagine che poi si è conclusa con un nulla di fatto, rovinando la vita di amministratori locali, famiglie e medici. Insomma, il “parlateci di Bibbiano”che fece notizia per anni, oggi è diventato silenzio.
Perché ha deciso di tornare proprio lì per concludere la campagna elettorale di Iv In Emilia-Romagna?
Ho voluto dire ad alta voce che Giorgia Meloni dovrebbe mantenere fede all’impegno: aveva giurato che sarebbe stata l’ultima ad andarsene da Bibbiano. E quindi dovrebbe tornare a Bibbiano e dire “scusate, ho massacrato degli innocenti”. Ma conoscendo la presidente del Consiglio non lo farà. Perché lei fa la garantista con i suoi e la giustizialista con gli altri. Noi continueremo la battaglia per un garantismo erga omnes, non solo con gli amici.
Bersaglio politico di quei mesi fu il Pd di allora, che secondo Luigi Di Maio rubava i bambini con l’elettroshock: come visse quel periodo?
All’epoca fu deciso di massacrare il Pd e debbo dire che il partito non ebbe una grande reazione a livello nazionale. Io fui tra i pochi a esprimere in modo duro una posizione di distanza dagli attacchi e dall’aggressione di M5S e FdI. È evidente che allora i populisti scelsero la strada del giustizialismo ma di certo in quell’anno fummo massacrati. Fu l’anno di Open, dei primi avvisi di garanzia a me e di un’aggressione concentrica verso il Pd e i suoi rappresentanti che col senno di poi fu imbarazzante. Spiace che allora non furono tantissime le voci di solidarietà.
Perché secondo lei il Pd di oggi non conclude la sua campagna a Bibbiano?
Io non voglio giudicare gli altri. Ritengo mio dovere essere a Bibbiano e chiudere qui la campagna elettorale di Iv che corre con il simbolo Civici con De Pascale. Il Pd faccia le sue scelte, io sono assolutamente certo che stare dalla parte della verità e della giustizia prima o poi paghi. E io continuo a farlo, non giudico chi decide di non esserci.
Dopo Bibbiano è cambiato completamente il sistema di tutela per i minori, con le case famiglia come unica soluzione essendo gente meno le famiglie a cui affidare i bambini. FdI sembra voler proseguire sulla strada con il ddl Roccella-Nordio sugli affidi: Iv si opporrà?
Penso che la vera questione sia mettersi attorno a un tavolo tutti insieme e superare le resistenze ideologiche. Quando si parla di bambini, di diritti dei bambini e di minori in difficoltà allora deve prevalere il buonsenso rispetto allo scontro politico. Per questo motivo preferisco non alimentare la contrapposizione ma offrire il nostro ruolo come facilitatori di dialogo su temi come questo. Dopodiché rispetto a Nordio, il ministro predica bene e razzola male. Dice che non bisogna avere eccesso di panpenalismo poi aumenta i reati e cambia più volte idea sulle questioni fondamentali.Noi abbiamo sempre detto che avremmo collaborato con Nordio perché un galantuomo e un uomo di diritto. Confermiamo il giudizio sul galantuomo ma si è dimostrato totalmente incapace di dare risposte ai problemi del paese sulla giustizia.
A proposito di giustizia, da settimane è in atto lo scontro tra politica e magistratura, a partire dall’Antimafia, fino al caso migranti: come giudica il botta e risposta tra governo e pm?
Dunque, per quanto riguarda la questione antimafia penso che Scarpinato e De Raho abbiano una doppia morale e utilizzino quella che gli fa più comodo. Penso anche che questo sia inaccettabile e mi auguro si faccia finalmente giustizia su quello che è successo in Sicilia al tempo delle stragi mafiose ma anche su quello che è avvenuto in quelle istituzioni accusate oggi di depistaggio.
E sul dl Paesi sicuri?
A me dispiace che la questione migrazioni sia diventata una questione di natura giuridica e giudiziaria. Avrei preferito che restasse sul piano della logica e dell’efficienza. Meloni spreca 800 milioni di euro per 800 migranti. È una cifra folle, non ha senso. Basterebbe il buonsenso per bloccare questa operazione, visto che stiamo pagando a carabinieri e poliziotti in resort a cinque stelle in Albania quando varrebbe molto più la pena utilizzare quei resort per le vacanze e inviare i carabinieri nelle strade di Napoli o nelle stazioni di Milano o Roma.
Nella polemica si è buttato anche Elon Musk, con la conseguente replica del presidente della Repubblica sull’Italia che «sa badare a se stessa». Che ne pensa?
Il tema è molto semplice. Giorgia Meloni ci ha fatto la retorica sul fatto che lei è contro i poteri forti e per la gente che vive la quotidianità, che è a favore dell’Italia e contro i governi stranieri che interferiscono, che lei non si fa dettare l’agenda dai paesi stranieri. Ebbene, oggi c’è un signore che è il più ricco al mondo, è il braccio destro dell’uomo più potente del mondo, ha potenzialità di interferenza molto grossa sotto il profilo mediatico e tutti i giorni dà la linea al governo. Insomma, se i sovranisti amici del popolo si stanno facendo dettare la linea da un miliardario che lavora per l’amministrazione americana forse c’è qualcosa che non va. Dopodiché, le parole di Mattarella sono inappuntabili.