PHOTO
Improcedibilità, non "prescrizioine": basta la parola e la crisi sulla legge Bonafede è risolta
Politica vuol dire dialettica. E gli avvocati spesso sono, per tale ragione, degli eccellenti politici. Perché non solo padroneggiano meglio di chiunque la dialettica, ma ne comprendono anche il profondo e soprattutto nobile significato. Ed è grazie al logos, al diritto che sa farsi messaggio politico, che Marta Cartabia viene a capo della prescrizione. C’è infatti un dettaglio espressivo che oggi sarà sigillato in Consiglio dei ministri, e che agevolerà il via libera, anche da parte dei 5 Stelle, al ddl penale: è nella parola improcedibilità, destinata a soppiantare “prescrizione”. Se un processo dura troppo non interverrà la prescrizione del reato ma ci si arrenderà alla impossibilità di procedere: oltre non si va. Così anche gli elettori del Movimento comprenderanno che non si tratta di favori ai potenti (giacché molti tra loro così interpretano il concetto di “prescrizione”) ma di una durata insopportabile. Le parole sono importanti. E anche con le parole, quelle giuste, si risolvono le grandi crisi politiche. Giù il cappello dinanzi a chi, come Cartabia, non è avvocato ma dimostra di saperlo.