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Dice Nicola Gratteri: «Produrre marijuana legalmente costerebbe 12 euro al grammo. Un prezzo folle visto che al mercato illegale la marijuana si trova a 4 euro al grammo». Dunque non conviene. Vincerebbe sempre il mercato illegale.Dice il senatore Gasparri (feroce nemico della legalizzazione delle droghe leggere, come Gratteri): «Gratteri è il massimo esperto di queste materie. Non c'è nessuno in magistratura che ne sappia più di lui».Dice ancora Gratteri (in polemica, si suppone, col capo dell'antimafia Roberti, il quale si è dichiarato favorevole alla legalizzazione): «Quando parliamo di qualcosa, bisogna farlo di ciò che conosciamo, la dobbiamo smettere in Italia di fare i tuttologi». L'accusa a Roberti è di essere un tuttologo e anche un po' ignorante, sembrerebbe.I giornali, tutti i giornali, riportano con grande evidenza le dichiarazioni di Gratteri e neanche si azzardano a metterle in discussione. Quel che dice Gratteri, da diversi anni, per i giornali è verità rivelata.Dicono invece gli esperti, quelli che conoscono davvero le cose che riguardano la marijuana, perché le hanno studiate: produrla costa circa 1 euro e 10 centesimi al grammo. Oggi al mercato illegale si trova attorno agli otto-dieci euro al grammo. Questa seconda informazione è nota non solo agli esperti ma anche a qualche milione di consumatori.Traduciamo: Il dottor Nicola Gratteri, evidentemente, di marijuana non sa nulla. Confonde le lanterne con le lucciole e inverte i termini del problema. Le spara grosse (Travaglio lo chiamerebbe "Il bomba... "). E il senatore Gasparri, a sua volta, non sa niente del dottor Gratteri: pensa che Gratteri sia il massimo esperto su queste materie, mentre ci sono circa 10 o forse 20 milioni di italiani (o forse 30...) che ne sanno molto ma molto più di lui.E infine possiamo anche dire che se la lotta al traffico delle droghe leggere è in mano a Gratteri, e se il massimo esperto - come si dice - è lui, c'è da mettersi le mani nei capelli...Adesso cerchiamo di essere più precisi, sennò sembra che sia la nostra solita fissazione contro Gratteri. (Noi non abbiamo nessun pregiudizio contro Gratteri, che a volte ci sembra persino un inquirente molto bravo, il quale, però, indiscutibilmente, ha un amore eccessivo per la sua immagine, e dichiara spesso un po' a vanvera).Dunque il dottor Gratteri (che attualmente è il procuratore di Catanzaro) ha dichiarato testualmente: "Uno Stato democratico non può permettersi il lusso di legalizzare ciò che fa male. Anche le macchinette dei giochi nei bar, i liquori e i tabacchi sono un'ipocrisia". Ha aggiunto: "Prendiamo ad esempio la 'ndrangheta, che coltiva la marijuana in Aspromonte, mentre gli albanesi lo fanno in Albania e in alcune parti della Basilicata. Non paga la luce, l'acqua, paga in nero chi ci lavora e mette a 4 euro al grammo la droga. Se lo Stato decide di produrre la marijuana, dovrà pagare serre, luce, concime, essiccatori e distribuzione alle farmacie, con costi di circa 12 euro al grammo, che posso scendere a 10 se si va a regime. Il tossicodipendente che non ha soldi continuerà a comprare la droga a 4 euro. Mai e poi mai si potrà competere su questo piano con le organizzazioni criminali, dobbiamo cercare di essere realisti".Francamente si resta un po' colpiti da queste frasi. Non perché non siamo abituati alle "uscite" un po' fuori dalle righe di Gratteri (recentemente dichiarò che limitare la carcerazione preventiva equivale a dare un segnale di impunità ai colpevoli, dimostrando di non avere mai capito bene il senso della carcerazione preventiva, né mai dato un'occhiata alla Costituzione). Il problema è qui non serve una gran cultura giuridica, basta un po' di buonseso: la marijuana è un erba che cresce con grandissima facilità, si riproduce in un batter d'occhio, non ha nessun bisogno di cure particolari né di investimenti. Basterebbero chiedere a quelli che -illegalmente - la coltivano in balcone. E' un po' come la lattuga, ma meno costosa. A Gratteri è mai capitato andare al mercato è chiedere quanto costa un chilo di lattuga? Circa un euro. Al chilo, al chilo: non al grammo. Vuol dire che con un centesimo di euro te ne danno dieci grammi. Certo, la marijuana va essiccata e perde peso. Diciamo che perde dieci volte il suo peso, oppure diciamo che ne perde cento volte, o se volete mille volte: siamo sempre sotto l'euro al grammo. Non serve Einstein per calcolarlo. Dov'è il valore commerciale della marijuana? Nel suo essere illegale. E' l'illegalità che produce - diciamo così - il plusvalore, e cioè che moltiplica per sette o otto volte il prezzo per il consumatore. Se la legalizzi, elimini il plusvalore, che è il guadagno della mafia.Forse però la cosa che stupisce di più di questa polemica (che non è una piccola polemica, perché contrappone il magistrato più amato dallo schieramento antimafia, e cioè Gratteri, e il capo della Procura antimafia, e cioè Roberti) è il modo nel quale ne hanno parlato i giornali. Diciamo che a qualunque comune cittadino che avesse ascoltato quelle dichiarazioni di Gratteri, gli sarebbe venuto da sorridere, e il discorso si sarebbe chiuso lì. I giornali invece hanno riportato le dichiarazioni del procuratore di Catanzaro senza neppure un filo di ironia, senza commentare: le hanno proprio prese per vere. Non è molto in salute la stampa italiana...